Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sant’Efisio, biglietti in tribuna a peso d’oro

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 febbraio 2013

LA SAGRA .

 

IN PIEDI Il Comune taglia i costi eliminando le tribune in piazza del Carmine e aumenta i costi dei ticket nUn Sant’Efisio al risparmio (con una ulteriore drastica riduzione delle spese) e con stangata per chi vorrà assistere al passaggio del cocchio comodamente seduto in tribuna. È del 14 febbraio la delibera della giunta comunale che stabilisce i prezzi per i biglietti sugli spalti. In ogni settore l’au - mento è di cinque euro rispetto all’anno scorso. Così in via Roma (lato palazzo Vivanet e di fronte al municipio) uno dei 770 posti a sedere costerà 25 euro. Venti euro dovranno essere sborsati da chi vorrà assistere dal largo Carlo Felice, nello spazio tra i due semafori di via Roma, circa 400 posti disponibili. Quindici euro invece costerà un seggiolino prenotato in piazza Matteotti, davanti alla stazione (370 posti). Le strutture, dopo l’eliminazione di quelle in via Roma sul lato di palazzo Bacaredda e in una parte del Largo, non saranno più montate nemmeno in piazza del Carmine. Non solo: per il ritorno del Santo, il 4 maggio, i fedeli dovranno stare in piedi, perché il noleggio degli spalti sarà pagato solo fino al 2, e l’anno scorso pochissimi avevano comprato il biglietto. «È necessario», si legge nella delibera, «apportare un ulteriore taglio ai costi di noleggio e montaggio delle tribune, abbattendo ulteriormente il divario tra costi e ricavi derivanti dala vendita dei biglietti». All’ultima edizione c’erano più seggiolini che spettatori seduti. Quindi le cinghie della borsa devono essere tirate ancora di più. Questo perché non c’è certezza del finanziamento regionale previsto per la manifestazione. «È tuttora incerta la concessione del contributo in quanto risulta ancora oggi sospeso il termine per la presentazione delle istanze, pertanto», ha deciso la giunta, «il Comune potrebbe dover affrontare tutte le spese organizzative, facendovi fronte esclusivamente con fondi del proprio bilancio». E non è tempo di affrontare spese inutili, considerando il taglio dei trasferimenti statali che si è abbattuto sulle casse municipali in seguito a un susseguirsi di finanziarie nazionali tutt ’altro che benevole.