Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, adesso c'è la soluzione

Fonte: L'Unione Sarda
13 febbraio 2013


POETTO. La Regione emana un decreto che consente di salvare i manufatti. «Scuse finite»

Ma il Comune frena: vedremo se può essere applicato subito

Ugo Cappellacci lo definisce «una pietra miliare». Un decreto che, «chiarisce ulteriormente ciò che era già chiaro». E cioè che «le strutture temporanee e amovibili dei litorali possono rimanere in piedi anche d'inverno», come ha più volte detto, e i Comuni possono rilasciare oggi stesso «la conformità urbanistica». Ergo: ormai le regole sono chiare e Cagliari può autorizzare immediatamente i gestori a tenere in piedi i baretti del Poetto.
Il presidente della Regione non cita mai né il sindaco Zedda né il Comune di Cagliari, ma quando dice che «71 comuni costieri su 72 si sono già adeguati alle norme in vigore» e che «qualcuno è in ritardo», si riferisce al Capoluogo. Anzi, poi ammette, che il decreto emanato ieri dall'assessore all'Urbanistica Nicolò Rassu su “Direttive sulle opere e manufatti temporanei a servizio della fruizione turistico-ricreativa e della balneazione sui litorali” è «quasi costruito su misura» per far sì che i chioschi che a fine gennaio sarebbero dovuti scomparire dal lungomare restino al loro posto.
IL CONCETTO DI TEMPORANEITÀ Del resto, come ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente, Andrea Biancareddu nel corso di una conferenza stampa, «per il codice civile “amovibile e temporaneo” non significa che si debbano smontare a fine estate ma solo che le strutture quando vengono smontate non devono arrecare danni ai luoghi». Danni che, a giudizio dell'assessore-avvocato, «subirebbero i gestori se dovessero demolire i manufatti».
Dunque «sul piano urbanistico è tutto chiarito» e siccome c'era già chiarezza grazie al decreto Sanna del 2008 - a cui la regione aveva già fatto riferimento suggerendo al Comune una strada da percorrere - e sul piano delle concessioni demaniali «sono state prorogate dal Governo al 2020» ora non ci sono più alibi.
IL COMUNE SI RISERVA Ma al Comune restano cauti: «Se hanno emanato un decreto vuol dire che avevamo ragione: c'era bisogno di qualcosa di nuovo per intervenire sugli aspetti urbanistici di questa vicenda», ha detto ieri l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau rispondendo a un'interrogazione del Pdl in Consiglio comunale. «Ad esempio», ha proseguito, «si è introdotto il concetto di una data certa per la rimozione delle strutture, che rende più credibile la condizione di temporaneità. Di sicuro l'atto offre soluzioni per il futuro, verificheremo se può essere applicato anche alle strutture già in atto».
IL CENTROSINISTRA Considerazioni condivise dal resto del centrosinistra: «La Regione ha battuto il colpo che avevamo chiesto», è il commento di Luciano Uras, leader di Sel in Consiglio regionale. «L'indirizzo interpretativo ed applicativo adottato con decreto dall'assessore è una decisione utile». Per Chicco Porcu (Pd) «il presidente della Regione estrae la soluzione come un coniglio dal cilindro a ridosso della scadenza elettorale. Ora sta al Comune di Cagliari rompere gli indugi e prorogare le concessioni per il bene delle imprese e dell'immagine turistica della città».
Per Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, «questo decreto è stato fatto per una sola amministrazione comunale, per chiarire i dubbi residui che esistono solo qui, credo non sia mai successo prima».
IL CENTRODESTRA Il suo omologo in Consiglio regionale, Pietro Pittalis, replica a muso duro: «Il decreto sui litorali ribadisce quanto previsto dalle norme vigenti. Altro che coniglio tirato fuori dal cilindro: sono mesi ormai che il presidente della Regione ha proposto questa soluzione e il sindaco si rifiuta di considerarla. Ora Zedda non ha più alibi: metta da parte l'orgoglio ferito, la faziosità e prenda la decisione che perfino il suo schieramento politico invoca a gran voce». Per Carlo Sanjust (Pdl) «è stata tolta al Comune l'ultima scusa per risolvere velocemente e fattivamente i problemi dei baretti. Se diranno no sarà un ulteriore niet di un'amministrazione specializzata nel non far fare».
Fabio Manca


REAZIONI. Soddisfazione del sindacato dei balneari
«È la strada auspicata
ora si riaprano i bar»
«Accogliamo con soddisfazione il decreto litorali firmato dall'assessore regionale degli Enti locali, Nicolò Rassu, in quanto si fa finalmente chiarezza in merito alle concessioni rilasciate ai gestori dei chioschetti del Poetto». È il commento di Gianluigi Molinari, coordinatore della Fiba (Federazione balneari affiliata alla Confesercenti), e di Roberto Bolognese, presidente provinciale di Cagliari della stessa Confederazione.
«Con questo provvedimento si fa chiarezza anche sull'aspetto urbanistico di una vicenda sconcertante. Su quello paesaggistico aveva chiarito tutto il Decreto firmato nel 2008 dall'allora assessore regionale Gian Valerio Sanna. Siamo fiduciosi», aggiungono, «perché convinti che ora la Giunta comunale di Cagliari abbia uno strumento forte per bloccare l'ingiunzione di demolizione delle strutture. Riteniamo che sia anche un riconoscimento per il ruolo propositivo svolto sinora dalla Confesercenti per la disponibilità mostrata nell'ascoltare i suggerimenti frutto anche delle proposte fatte da tutti i concessionari operanti al Poetto».
Per Alberto Bertolotti», presidente del Sib Sardegna, «il provvedimento rappresenta una soluzione proposta da tempo e fattivamente percorsa dal Sindacato balneari Sardegna. Il decreto ha offerto una evidente e necessaria ridondanza ad una normativa che era già completa e sufficiente per arrivare ad una soluzione che il Comune di Cagliari, da tempo, pur con grave ritardo, avrebbe già potuto e dovuto adottare».