Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardi, un popolo meno litigioso

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2013


GIUSTIZIA. Ieri l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionale

Il presidente: «Parola d'ordine: tempestività delle sentenze»

Non parlategli di cerimonia. Fedele a uno stile di sobria cordialità, il presidente Aldo Ravalli imposta il suo ultimo appuntamento col Tar Sardegna come una conferenza, riservandosi il ruolo di moderatore. Così la rituale Inaugurazione dell'anno giudiziario diventa un «colloquio concreto per la legalità», cui hanno preso parte magistrati, avvocati, pubblici amministratori e autorità. Assenti eccellenti (giustificati) il prefetto Giuffrida e il questore Bontempi. Ombra lunga dell'affaire Cagliari - Milan? Ravalli non vuole neppure adombrare lo sgarbo istituzionale. Niente deve rovinare il clima soft di questo tempio del diritto, dove si decidono i destini della Sardegna su appalti milionari, urbanistica e risultati elettorali. Ospiti d'onore, l'assessore alla Sanità Simona De Francisci (vice presidente della Regione) soddisfatta per il calo del contenzioso riguardante la Regione e il sindaco Massimo Zedda, affranto per il rapporto con lo Stato-patrigno: trasferimenti passati da 46 a 2 milioni di euro negli ultimi 5 anni; dipendenti da 4000 a 1400 nel decennio. Si può lavorare in queste condizioni?
GIUDICI DELL'ECONOMIA Ai rappresentanti della Pubblica amministrazione il Tar di Ravalli non si presenta asserragliato nel palazzotto di piazza del Carmine, ma nell'inedita veste di «giudice dell'economia». Un protagonista (nel proprio ruolo) del contesto sociale che - sottolinea il presidente - «in un periodo di ciclo economico negativo pesante per la Sardegna, ha fatto di tutto per assicurare il massimo della tempestività per tutte le controversie la cui conclusione avrebbe potuto liberare occasioni di lavoro, occupazione, reddito e favorire gli effetti di moltiplicatore e acceleratore».
RITI ABBREVIATI Giustizia veloce quindi, per dare ossigeno allo sviluppo: «Riti abbreviati» in materia di lavori pubblici, impianti generatori di energia elettrica, procedure di occupazione ed esproprio di aree destinate ad opere pubbliche. Ma sono tanti i settori in cui le due sezioni del Tar sembrano aver innestato il turbo. Come dimostrano i numeri: l'anno scorso, i ricorsi definiti con sentenza (1161) sono stati più numerosi di quelli presentati (1088). Situazione che colloca il tribunale sardo all'ottavo posto tra i 29 Tar nazionali. In piena zona Champions league, (considerando il numero delle squadre). Situazione in progressione, perché nel 2012 è stato definito il 35 per cento dei ricorsi presentati, contro il 28 per cento del 2011. «Il nostro obiettivo è riuscire a concludere almeno il 60 per cento delle controversie entro 2 anni dalla proposizione».
I CASI IN CALO Nella strategia contro la giustizia lumaca si lavora sul presente senza trascurare il passato: nel 2012 è stata intaccata significativamente la montagna dell'arretrato, calata dell'11,35 per cento, contro il 10,23 del 2011. Fatica inutile, senza un freno alla litigiosità. Ma, incredibilmente, arrivano segnali positivi: nel 2012 il numero dei ricorsi presentati è calato di un centinaio di unità. Riguardano gli appalti (ormai non c'è gara non contestata), l'ambiente e le energie alternative. Un risultato a due facce: la diminuzione sembra infatti dovuta all'aumento del contributo unificato (fino a 6000 euro) solo per iniziare la causa. Il presidente è d'accordo con gli avvocati quando affermano che se si aumentano i costi della giustizia per attenuare la litigiosità si potrebbe arrivare a «un'attenuazione della legalità».
GLI UFFICI Si combatte su più fronti, al Tar Sardegna, per ottenere risultati migliori. Ma ogni sforzo sarebbe inutile se l'azione dei magistrati non fosse sostenuta da una macchina amministrativa portata all'innovazione (direttore Anna Luisa Pisano). Un atteggiamento di apertura, che ha condotto all'informatizzazione degli uffici e delle procedure. Obiettivo finale: una Giustizia di Serie A.
Lucio Salis