Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cappellacci a Roma «Un vertice per il teatro»

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 febbraio 2013

Lirico

 

LO SCONTRO Il governatore scrive al ministro: «Gli stessi fondi messi a disposizione della Regione potrebbero essere a rischio» La sovrintendente ai sindacati: «Non ho diminuito gli stipendi»

Non c’è pace per Marcella Crivellenti. Mentre ieri rompeva il silenzio, per rispondere ai sindacati, il caso Lirico finiva nuovamente sulla scrivania del ministro dei beni Culturali Lorenzo Ornaghi. Il mittente dell’ennesima entrata a gamba tesa ai danni della sovrintendente, è il presidente della Regione Ugo Cappellacci che chiede un tavolo Regione-Governo. «Il perdurare della grave situazione di irregolarità nella gestione del Teatro Lirico, evidenziata e denunciata dalle maestranze e da una parte del consiglio di amministrazione, rischia di compromettere l’attività della Fondazione stessa», scrive il governatore nella lettera al ministro. «Di fronte al cristallizzarsi di tale condizione di difficoltà amministrativo- gestionale - ha aggiunto Cappellacci - gli stessi fondi messi a disposizione dalla Regione potrebbero essere a rischio, e risultare vani nell’azione di salvaguardia della Fondazione ». La richiesta formulata è l’apertura di un tavolo Regione-governo «per individuare le azioni più consone alla tutela della Fondazione Teatro Lirico e dei suoi lavoratori». Se il Pm Giangiacomo Pilia sta lavorando sulle ipotesi di realto di abuso d’ufficio e falso contro Zedda, si attendono ora le prossime decisioni del ministero, sollecitato a sua volta, settimane fa, dai sindacati del teatro.

LA NOTA DI CRIVELLENTI E proprio ieri la sovrintendente aveva interrotto il silenzio cinque giorni dopo l’ultima accusa rivoltale dal sindacato secondo cui, oltre a non avere «curriculum alla mano» per fare da sovrintendente all’ente avrebbe anche «ridotto gli organici artistici a suo tempo previsti ed approvati per la stagione sinfonica dall’allora consulente artistico e dal Cda». La risposta della Crivellenti è arrivata nella giornata di ieri in una nota. «Alla luce delle ennesime, inesatte e fuorvianti dichiarazioni apparse sulla stampa locale e attribuite dalla medesima alle Rsu, la sovrintendente del teatro ritiene opportuno derogare brevemente alla linea di discrezione adottata finora, precisando di non aver provveduto a nessun provvedimento di diminuzione degli stipendi al personale». E sull'accusa mossa dalle stesse Rsu di avere avallato una esecuzione "qualitativamente inficiata" in occasione della recente produzione del Requiem di Verdi, «sottolinea come tale programma rappresenta un livello in linea con quello adottato da altre Fondazioni lirico sinfoniche». Vi.Sa.