Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nomine, veleni e liti di partito: note stonate alla scuola civica

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2013


IL CASO. Dopo le dimissioni del presidente del Cda, esponente di Sel


Contrasti sulle nomine dei consiglieri d'amministrazione, dimissioni, licenziamenti: la Scuola civica di musica rischia di diventare un Teatro lirico bis, almeno sotto il profilo delle polemiche. Da qualche giorno l'istituto di via Venezia è senza vertici. Una settimana fa il presidente del Cda Paolo Zucca ha lasciato l'incarico, mentre nelle prossime ore potrebbe essere nominato un nuovo direttore artistico «pro tempore, in attesa che venga aggiudicato il bando per la selezione», come ha annunciato martedì scorso in Consiglio comunale Massimo Zedda.
LITI NEL PARTITO DI ZEDDA Zucca è dipendente regionale in comando al gruppo del Consiglio regionale di Sel, lo stesso partito del sindaco. Che per questo venne attaccato dall'opposizione in Municipio, subito dopo il giro di nomine nella scuola, quasi tutte riconducibili al Sinistra ecologia e libertà. Nel caso di Zucca, fu Luciano Uras a presentare la candidatura, come disse lo stesso primo cittadino in Aula. L'ormai ex presidente della Scuola civica si è dimesso dopo i veleni su una vicenda che ha riguardato altri due consiglieri d'amministrazione: Stefano Rachel e Michele Mossa. Il Cda, come ha denunciato qualche giorno fa dall'ex direttore artistico della scuola Luigi Puddu - vicino al Pdl e scelto durante l'amministrazione Floris - ha approvato «una graduatoria dove compaiono la moglie di Mossa, Cecile Rabbiler, e il fratello di Rachel, Roberto». Così nel consiglio d'amministrazione sono rimasti tre componenti su cinque, dopo le dimissioni (la scorsa estate) di Paolo Berria.
FUORI I POLITICI La struttura di via Venezia è stata subito al centro dell'attenzione della Giunta Zedda e della commissione Cultura. Un anno fa vennero approvate alcune importanti modifiche allo statuto, come il taglio dei consiglieri d'amministrazione e l'esclusione dalla gestione dei politici, intesi almeno come assessori e consiglieri comunali. Poi il rinnovo delle cariche del Cda e, sotto Natale, i licenziamenti del direttore artistico, del vicedirettore e di alcuni collaboratori. Nei loro contratti sono state riscontrate diverse irregolarità. E le copie dei documenti di assunzione sarebbero anche sotto la lente della Corte dei conti.
DIRETTORE CONTESTATO Ora c'è chi storce il naso pure per la decisione di nominare «pro tempore» un direttore artistico, che dovrebbe essere scelto tra gli insegnanti di musica che hanno partecipato alle recenti selezioni per una cattedra nella Scuola civica. Tutto questo in attesa che l'istituto passi, come prevedono le ultime riforme, sotto la diretta gestione dell'assessorato alla Cultura. (m.r.)