Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una mano a chi si mette in gioco

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2013


COMUNE. Parte delle risorse è per giovani, disabili e cinquantenni che hanno perso il lavoro da poco

Nuova “De minimis”: 3,5 milioni per le migliori idee imprenditoriali

La voglia di fare impresa a Cagliari c'è. E per commercio, artigianato, manifattura e servizi è arrivato il momento di rialzare la testa. L'occasione da cogliere è la De minimis. Tre milioni e mezzo di euro a disposizione per iniziative di ditta individuale, cooperative, società di persone e di capitali (con esclusione delle s.p.a.). Il nuovo bando per l'assegnazione dei contributi è stato presentato ieri mattina in Comune dal sindaco Massimo Zedda, l'assessore alle Attività Produttive Barbara Argiolas e quello al Bilancio, Gabor Pinna.
IL PROGETTO Il modello da seguire è più o meno lo stesso di quelli precedenti: i soggetti interessati dovranno impegnarsi a realizzare un'iniziativa imprenditoriale nel territorio comunale, da svilupparsi attraverso un'impresa di nuova costituzione, comprese quelle create dopo il 15 gennaio di quest'anno. I progetti che saranno promossi usufruiranno di un contributo a fondo perduto fino a un massimo del 75% del programma di spesa annunciato (ogni piano potrà ricevere non più di 50mila euro).
GRADUATORIE SPECIALI Il 35% delle risorse (1.200.000 euro) saranno destinate a categorie speciali: i soggetti svantaggiati e disabili, gli emigrati sardi di rientro (cioè coloro che si impegnano a tornare nell'Isola per realizzare il progetto proposto), donne e giovani (18-35 anni). E poi la novità: in questo speciale elenco rientrano anche i fuoriusciti del mondo del lavoro nell'ultimo biennio. Tutti i licenziati, insomma, che hanno dai 50 ai 60 anni.
POSTI DI LAVORO Fondamentale, ai fini dell'attribuzione del punteggio, anche i posti di lavoro che l'idea imprenditoriale potrà creare. Le attività ammesse al finanziamento sono comprese in vari settori: l'artigianato innanzi tutto, ma anche il comparto manifatturiero, il commercio e i servizi.
SETTORI ESCLUSI Ci sono anche i settori esclusi: pesca e acquocultura, produzione primaria dei prodotti agricoli, attività connesse all'esportazione, attività condizionate all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto a quelli di esportazione, settore carboniero e l'acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che lo effettuano per conto terzi. E non finisce qua, perchè non sono le benvenute anche le iniziative imprenditoriali come lotterie, scommesse e case da gioco. In un primo momento si è pensato di togliere anche le attività “compro oro”, che però alla fine sono state incluse.
LE DOMANDE Non c'è fretta per presentare le domande. Gli interessati, infatti, hanno tempo tra il 15 aprile e il 18 maggio prossimi mandando tutto a: Servizio Pianificazione Strategiche e Politiche Comunitarie - via Roma 145 - 09124 Cagliari .
Piercarlo Cicero

 


Le iniziative del Comune
Zedda: aiutiamo
le imprese
e l'occupazione

Non solo De minimis, ma anche i Poic (progetti operativi per l'imprenditorialità comunale) a Villanova, Stampace, Castello e Pirri con circa due milioni in arrivo. E ancora microcredito e incubatori di imprese anche per la cultura, grazie ai fondi della Regione per il Parco della musica.
Tutti progetti che, nella volontà dell'amministrazione comunale, dovranno dare forza al mondo delle imprese e all'occupazione: «Iniziative - ha detto il sindaco Massimo Zedda - che si inquadrano in uno scenario di sofferenza per il commercio con una grande difficoltà di accesso al credito. Con la De minimis abbiamo recuperato risorse bloccate da anni per favorire la nascita di nuove imprese. Ma con il Poic non dimentichiamo le aziende già operative».
Sindaco e assessori sottolineano con soddisfazione la principale caratteristica di questo bando: le imprese che riceveranno il finanziamento verranno monitorate per cinque anni, nei quali dovranno mantenere i livelli occupazionali. Per questo motivo le neo aziende dovranno presentare una polizza fidejussoria, in assenza della quale sarà obbligata a restituire l'intero contributo ricevuto. Barbara Argiolas, assessore alle Attività Produttive, guarda alla Cagliari del futuro: «Le parole chiave sono smart city, città accogliente e start up. E ci stiamo rivolgendo soprattutto ai servizi immateriali».
L'assessore al Bilancio, Gabor Pinna, promette che se le aziende forniranno tutti i documenti nei tempi giusti i finanziamenti non tarderanno ad arrivare: «L'obiettivo è quello di erogare i fondi in dodici mesi, ma questo potrà accadere solo con le imprese solerti - spiega - uno dei limiti principali di questi interventi è sempre stato che l'imprenditore viene poi abbandonato al suo destino. Per questo motivo, già per la presentazione dei progetti, sarà creata un'apposita assistenza tecnica che darà tutte le spiegazioni necessarie per non commettere errori». (p.c.c.)