Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ecco i punti deboli della città

Fonte: La Nuova Sardegna
31 gennaio 2013

 

Molentargius, Monte Urpinu, via Peschiera e Pirri al centro del piano di emergenza comunale





CAGLIARI. L'elenco dei principali pericoli é più o meno noto. Gli incendi a Molentargius. Ma anche quello della scorsa estate a Monte Urpinu. E poi i rischi di dissesto idrogeologico a Pirri e l'incubo frane e voragini in via Peschiera. Che cosa fare in caso di nevicata eccezionale, incidenti al porto o terremoti. Ma soprattutto come intervenire nei casi, piú frequenti, di incendi e alluvioni. È il piano di emergenza comunale approdato e votato ieri mattina in commissione Servizi tecnologici. Molta attenzione a Pirri, considerati i precedenti, sul versante rischio idrogeologico. Ma anche al fuoco. «Ricordiamo – ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, intervenuto ai lavori della commissione – che cosa é successo qualche mese fa con l'incendio di Monte Urpinu, in città. O che cosa succede purtroppo a Molentargius: anche lí ci sono case e residenti». E naturalmente si é citata durante la riunione la difficile situazione del quartiere intorno a via Peschiera, altra area a forte rischio. Nel piano sono illustrati, tra le altre cose, l'elenco di livelli di comando e controllo, le modalitá di informazione nei confronti della cittadinanza, le forze e le risorse disponibili per gli interventi. La Municipalità di Pirri, con la sua presidente Luisella Ghiani, ribadendo l'importanza del documento, ha sollecitato in commissione una veloce approvazione del Piano in Consiglio comunale. I tempi dovrebbero essere molto rapidi:in programma la prossima settimana una presentazione ufficiale in assemblea civica con tutti i dettagli. «Un piano– ha detto il presidente della commissione Servizi tecnologici Fabrizio Marcello – non statico, ma dinamico: continuamente da aggiornare». Per il sindaco é fondamentale avere sempre una struttura operativa pronta a intervenire: «Anche per non assumere comportamenti sbagliati – ha detto – levare le grate dei tombini durante l'alluvione può creare pericolosi tappi e peggiorare la situazione. Così come é importante che la popolazione sia immediatamente informata anche per evitare di muoversi inutilmente in una situazione di pericolo». Su Pirri sono già in corso degli interventi di prevenzione anche con il costante monitoraggio delle acque del canale di Terramaini. «Il piano – ha detto il dirigente della Protezione civile Mario Delogu – é un fondamentale punto di partenza per poter coinvolgere tutti i servizi».

Stefano Ambu