Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Fare in fretta sulla zona franca»

Fonte: L'Unione Sarda
30 gennaio 2013


Appello degli amministratori locali: questa è un'opportunità da non perdere
 

La zona franca in Sardegna, istituita addirittura nel 1948, resta un sogno. Nei giorni scorsi se ne è parlato a Villasimius in un affollato convegno promosso a Casa Todde. Il rischio, è stato detto, è uno: la zona franca, rischia di finire nel dimenticatoio se non verrà attuata entro giugno. L'allarme è stata lanciato da un imprenditore, Luca Dessì, consigliere comunale a Villasimius. Presenti il sindaco Tore Sanna, il presidente dell'Unione dei Comuni del Sarrabus, Quintino Sollai e soprattutto gli operatori economici della zona dove la crisi occupazionale si è fatta pesante. «L'attivazione della zona franca in Sardegna», ha detto Dessì, «può favorire il rilancio dell'economia. Come è successo nelle Azzorre, nelle Canarie, a Livigno e in Valle d'Aosta. Lo sgravio dell'Iva e delle accise potrebbe dare nuovo impulso all'edilizia, al turismo, al commercio, ai servizi: l'attuale fiscalità cui siamo sottoposti non è più sostenibile». In Sardegna, è stato detto, ci sono imprenditori che versano allo Stato centinaia di migliaia di euro solo di Iva. «È necessario», ha aggiunto Dessì, «che venga offerta la possibilità di investire questi soldi sul nostro territorio. A trarne beneficio sarebbero tutti».
 

FARE IN FRETTA Il sindaco di Villasimius Tore Sanna era presidente della prima Commissione del Consiglio regionale che nel 1998 aveva approvato le norme sulle zone franche. «Un decreto», dice Sanna, «definiva e istituiva sei punti franchi nei porti sardi di carattere commerciale a partire dal porto canale di Cagliari. A quindici anni di distanza niente è stato fatto per mere beghe di potere tra i soggetti detentori dei titoli di possesso delle aree relative all'istituendo punto franco: Autorità portuale e Cacip». E ora si rischia di dire addio alle agevolazioni in considerazione del fatto che «a giugno 2013 l'Ue subentrerà alla Regione nella competenza e dei punti franchi e delle zone franche si approprieranno gli Stati membri più forti. Far decollare immediatamente i punti franchi è fondamentale per l'intera Isola», ha concluso Sanna, chiamando a raccolta i consigli comunali per risvegliare la Regione.
A spingere per questa soluzione è anche Maria Rosaria Randaccio, ex dirigente dell'Agenzia delle entrate, che da tempo sensibilizza i Comuni sulla questione. «Appare urgente», ha detto, «porre urgente rimedio a questa situazione» e far decollare una volta per tutte la zona franca.
Raffaele Serreli