Rassegna Stampa

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Davide Carta (Pd): Zedda torni a dialogare con tutti, iniziando dal Lirico

Fonte: web Castedduonline.it
28 gennaio 2013

di
Giulia Erdas
 

Sabato 26 Gennaio 2013 | 18:00

Davide Carta, è palese che Cagliari sia delusa da questa amministrazione e che si aspetti che vengano corretti molti errori che hanno generato malcontento. Davide Carta, qual è la sua  proposta  per poter fare in modo che la città torni ad avere fiducia in questa coalizione?

Io credo che il centrosinistra abbia avviato una consiliatura di grande cambiamento, in un momento difficilissimo per il Paese e per gli enti locali. Nel 2012 abbiamo avuto 36 milioni di euro di minori risorse per la spesa rispetto al 2011 tra tagli effettivi e incremento del patto di stabilità, mantenendo con un’adeguata modulazione delle nuove entrate derivanti dall’IMU i livelli di spesa sociale necessari per far fronte ad una crisi che si fa sentire sempre di più anche in città e nel 2013 è prevista con un’ulteriore riduzione di 10 milioni di euro. Abbiamo ereditato una città stanca e ferma e vogliamo provare a farla ripartire: 20 anni di amministrazione di centrodestra non si cambiano in un anno e mezzo.
I problemi sollevati comunque dai cittadini, dalle imprese e dalle associazioni, oltre che alle grandi scelte strategiche ed agli investimenti, che spesso hanno bisogno di tempi lunghi, sono comunque più legati alla mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale su molte questioni quotidiane, dalla manutenzione delle strade e marciapiedi, all’igiene del suolo, al rumore nelle notti estive, al funzionamento degli uffici comunali.
Credo che la soluzione stia essenzialmente nella necessità di mettere un di più di capacità di ascolto, un di più di capacità di intervenire anche sui piccoli problemi della vita quotidiana della città e dei cittadini. C’è una necessità di spiegare meglio le scelte fatte, riprendere il filo di dialogo con la città, con le realtà sociali ed economiche che la animano. Serve ripartire dal principio di sussidiarietà, che metta al centro i mondi vitali, dalle imprese al volontariato culturale e sociale, in una logica di reciproci affidamenti, definizione di ruoli e costruzione di un progetto comune. Ma serve ancora di più una maggiore passione, cura ed attenzione per costruire insieme anche le piccole cose, i piccoli atti quotidiani di amministrazione, per dare risposte ai cittadini.
L’altro aspetto fondamentale è quello di costruire un rapporto virtuoso con le altre istituzioni che insistono nel territorio del Comune, e che tanta parte hanno nella vita dei cittadini e delle imprese. In particolare è necessario che questa amministrazione apra una nuovo dialogo e ragionamento con alcune istituzioni strategiche: l’Autorità portuale per la definizione dell’attuazione del nuovo Piano regolatore del Porto e soprattutto l’attivazione della Zona Franca Doganale, con la società di gestione dell’Aeroporto in relazione all’ingresso di nuovi azionisti, la cui scelta sarà decisiva rispetto al futuro di crescita di Cagliari come città turistica, al CACIP che deve immediatamente riacquisire la propria autonomia funzionale uscendo dal  commissariamento, al Tecnocasic la cui gestione sta determinando dei costi di smaltimento dei rifiuti per i comuni dell’area metropolitana non più sopportabili dai cittadini, al Parco di Molentargius che con le risorse assegnate può segnare una prospettiva di crescita economica, anche con la ripresa dell’attività produttiva delle saline.

Qual è invece il suo bilancio personale di questo mandato fino ad ora?

Il mio bilancio è positivo soprattutto se vedo lo spirito che anima le scelte del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale. È positivo se vedo l’impostazione complessiva delle politiche che stiamo mettendo in atto. Credo però che si debba accelerare sul fronte del perseguimento dei risultati strategici in tempi brevi. Il fattore tempo in politica non è una variabile secondaria. Sono stati ottenuti alcuni risultati importanti.
Innanzitutto va ribadito che nel percorso della trasparenza e della partecipazione che questa Giunta comunale di Cagliari e l’intera maggioranza si sono dati fin dall’inizio della consiliatura, per la prima volta in consiglio comunale è stato fatto il rendiconto annuale delle attività secondo quanto previsto dal testo unico degli enti locali e mai applicato dall’amministrazione di centrodestra.
Dopo un anno di attività possiamo dire di essere in un cantiere aperto su tutti i principali fronti di governo della città.
Esiste una nuova visione della città di questa maggioranza: una città dei diritti e dell’accoglienza, una città delle regole, della legalità, della trasparenza e della partecipazione, dello sviluppo sostenibile, con una forte attenzione al recupero delle periferie e del centro storico, una città del turismo e delle imprese innovative, una città giusta dove la coesione sociale è valore fondante e dove la promozione sociale sia il suo nuovo paradigma. Su molti di questi nuovi cardini dell’azione di governo ci sono già importanti risultati, altri hanno necessità di tempi più lunghi per poter essere visibili. In particolare va evidenziato il recupero di oltre 100 milioni di euro per importanti opere pubbliche, dal porticciolo di Sant’Elia, al lungomare Poetto, alla possibilità per l’ERSU di realizzare il nuovo campus universitario, alla possibilità di ristrutturare tutti i principali impianti sportivi cittadini.
La buona amministrazione che si sta realizzando è un valore: una gestione più attenta ed oculata della spesa corrente, per la quale abbiamo costituito un piccolo gruppo di lavoro per fare una seria spending review, porterà a liberare risorse per incrementare azioni strategiche di questa amministrazione, dalla scuola alla cultura e sport, alle politiche sociali. Inoltre la riorganizzazione della struttura amministrativa, l’eliminazione di lavoratori interinali a fronte di oltre 1400 dipendenti mal distribuiti nei diversi uffici e nuove politiche di incentivazione dovranno dare nei prossimi anni una struttura più capace di attuare le azioni di governo e di rispondere alle attese dei cittadini. Decisiva sarà comunque la possibilità di dare una maggiore efficienza alla struttura amministrativa, attuando finalmente i principi dell’agenda digitale e l’informatizzazione più spinta dei servizi, ed una diversa organizzazione che favorisca il lavoro per processi e per progetti che porti a superare le rigidità organizzative.
Tutto questo è un percorso appena avviato che ha necessità di tanta energia, passione e coinvolgimento per poter cogliere i risultati nel corso della consiliatura.

Che cosa si aspetta dal sindaco Zedda vista la frattura che si sta creando col Pd?

Pensarla anche diversamente non vuol dire che esista una frattura del PD col Sindaco Zedda. Abbiamo detto la nostra e continueremo a farlo per incalzare l’amministrazione nelle priorità. In questo senso il gruppo del PD è unito in una comune lettura dell’attuale situazione dell’amministrazione della città, delle cose positive fatte, ma anche delle politiche che necessitano di azioni correttive e di una costante accelerazione delle scelte e degli atti amministrativi per dare risposte concrete alla città. Quello che chiediamo al Sindaco è un di più di capacità di ascolto e di capacità di sintesi e di dialogo con la città. Ci piacerebbe un Sindaco che, dopo un anno e mezzo di immersione nella gestione dell’amministrazione, riprenda a stare di più in mezzo ai cittadini ed ai loro bisogni, lo invitiamo a passare negli uffici dell’amministrazione per capire da vicino come funzionano e quale è la capacità di risposta ai problemi. È necessario più che mai che Zedda riprenda un dialogo costruttivo con i lavoratori ed i sindacati del teatro lirico: con un muro contro muro non si può andare lontano e spetta a Zedda fare un primo passo avanti. Io sono fiducioso e credo che ci sia la volontà di tutti per fare meglio. In particolare come PD vogliamo concorrere a definire l’agenda politica di questo anno di amministrazione, individuando le priorità e i tempi che ci diamo, insieme Giunta e Consiglio, per dare risposte ai cittadini. Come gruppo del PD in consiglio comunale, unitamente a tutto il partito, con la sua ricchezza di classe dirigente e competenze, metteremo tutto il nostro impegno, fantasia e capacità di elaborazione per sostenere la giunta e l’intera amministrazione cittadina. Per concludere al Sindaco chiedo di essere, insieme a tutti noi, “testardamente” dalla parte degli ultimi e “costantemente” concentrati sulla ricerca delle soluzioni per i bisogni e per il rispetto dei diritti dei cittadini.