Rassegna Stampa

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Poetto, l'ultimo sos dei baretti: "Con lo smontaggio perderemo 15mila euro"

Fonte: web Castedduonline.it
28 gennaio 2013

    Chioschi a rischio

di
Maurizio Bistrusso
 

Lunedì 28 Gennaio 2013 | 01:15

La soluzione indicata dall’assessorato agli Enti locali, Finanze e Urbanistica della regione per evitare lo smontaggio dei baretti del Poetto non è solo una suggestione  – dicono  undici dei 14 gestori – le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Paolo Frau, rilasciate a Castedduonline, ci fanno capire che da parte del comune c’è una totale chiusura e manca la volontà politica di trovare una soluzione partecipata”. Non si è fatta attendere la reazione dei titolari delle concessioni demaniali che secondo l’ordinanza del Settore Patrimonio del Comune di Cagliari dovrebbero smontare i chioschi entro il 31 gennaio, pena la decadenza delle concessioni demaniali e il rischio di una denuncia per abusi edilizi.” Siamo delusi perché auspicavamo che dopo il tavolo tecnico convocato dalla Prefettura lo scorso 18 gennaio ci fossero i presupposti per trovare una soluzione nel rispetto delle leggi regionali – spiegano i gestori dei baretti – i nostri legali confermano che la nota della regione indica una strada supportata da norme, sentenze e procedure che hanno stabilito che esiste la possibilità di risolvere il problema senza rischiare di commettere reato. Da una settimana noi chiediamo una risposta definitiva per non arrivare alla data fatidica col rischio di restare scoperti” .La regione nella nota che allega al verbale della riunione svoltasi in prefettura sottolinea la necessità che i proprietari possano richiedere l’accertamento di compatibilità paesaggistica per il mantenimento dei manufatti temporanei fino a data certa. Da alcune considerazioni relative alla definizione di strutture considerate “temporanee” e apre la possibilità per una concessione paesaggistica fino al 31 dicembre 2013. “Per questo è necessario chiarire il concetto di struttura precaria e temporanea in edilizia – spiegano i gestori che hanno deciso di rivolgersi all’avv. Ballero - in assenza di PUL, in zona H sono previste, in base alla norma regionale, solo strutture precarie e temporanee soggette ad autorizzazione edilizia e non a concessione edilizia che è prevista per strutture fisse e per queste ci vuole la variante urbanistica. Noi abbiamo un autorizzazione edilizia cioè per un opera precaria e temporanea, quindi non fissa perché col PUL sparirà. La temporaneità non è data dalla stagione, ma dalla funzione a cui il bene è legato”.  Per lo smontaggio dei manufatti è necessaria una spesa di circa 15 mila euro . “Ci sembra paradossale dover smontare i baretti nei prossimi giorni per poi rimontarli il 1 marzo senza nessuna garanzia che il problema non si ripeta il prossimo 31 ottobre 2013 - annunciano i proprietari dei chioschi –noi siamo disposti a smontare a titolo definitivo dopo l’approvazione del Pul. Solo in quel momento avrà un senso in quanto le strutture dovranno arretrare e saranno modificate con una nuova volumetria e degli spazi coperti. Essendo la durata dell' autorizzazione legata alla funzione del bene autorizzato, possiamo dire che i nostri chioschi hanno la funzione di garantire il servizio alla città fino all' approvazione del PUL, momento in cui essendo cessata l' utilità della loro funzione, potranno essere rimossi. Il box di Marina Piccola, non viene tolto e rimesso come  impongono ai nostri chioschi , eppure ha la stessa autorizzazione edilizia che abbiamo noi e che hanno tutte le strutture precarie e temporanee nel litorale cagliaritano presenti a Giorgino , Sant’ Elia, e in generale nei litorali sardi come Villasimius e Castiadas. In questa situazione con una nuova autorizzazione paesaggistica , che attualmente è scaduta perché ci hanno messo un termine a parere dei nostri legali illegittimo, il comune deve rilasciarci una nuova autorizzazione edilizia che è subordinata a quella paesaggistica e che quindi ne segue i contenuti”.