Rassegna Stampa

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Oltre 500 persone a Tuvixeddu. Il parco archeologico aprirà in aprile

Fonte: web cagliaripad.it
28 gennaio 2013


Legambiente apre la necropoli ai cittadini. L’allarme dell’assessore Marras: “Mancano fondi, abbiamo chiesto 3, 8 milioni di euro alla Regione”. E il sindaco Zedda annuncia: “Presto in aula l’adeguamento del puc al ppr”
Andrea Deidda
 

Il lavori nel parco archeologico di Tuvixeddu

 

Tuvixeddu, il piatto piange. Il Comune aprirà il parco ad aprile ma mancano i soldi per portare avanti altri lavori: “Avviato un confronto con la Regione, chiesti 3,8 milioni”. Legambiente preme per la legge regionale, nel frattempo l’assessorato all’Urbanistica accelera sull’adeguamento del Puc al Ppr: “Documenti pronti, le prossime tappe in Consiglio”.

A Tuvixeddu ora servono i soldi. Dopo le ultime sentenze dei tribunali, che hanno messo i sigilli sulla tutela del colle, si apre la strada della valorizzazione. Che sembra costare caro visto che i fondi a disposizione del Comune sono terminati: “I soldi sono stati utilizzati fino all’ultimo centesimo ma abbiamo un tavolo aperto con la Regione alla quale abbiamo chiesto 3,8 milioni per portare avanti il secondo lotto di lavori”. Parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras, pronunciate stamane in occasione delle visite guidate sul colle organizzate da Legambiente: “Al massimo in tre mesi contiamo di completare il percorso di visita da via Falzarego fino al centro servizi”. I finanziamenti chiesti alla Regione invece serviranno per recuperare l’area archeologica dove attualmente ci sono le passerelle del vecchio parco in stato di abbandono.

Ma 3,8 milioni sono briciole in confronto ai denari che servirebbero per istituire il “Parco paesaggistico-archeologico di Tuvixeddu-Tuvumannu” contenuto nella proposta di legge depositata lo scorso novembre da centrosinistra e Legambiente in Consiglio regionale. Si parla infatti di mettere a correre 90 milioni di euro (65 dei quali per acquisire le aree dal privato) nei primi tre anni: “Temiamo che ci siano anni di contenzioso e l'area rimanga abbandonata - spiega il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana - per questo chiediamo di portare avanti la proposta chiedendo alla Regione di attivarsi utilizzando risorse europee all’interno della programmazione 2014-2020". Ad appoggiare Tiana anche il consigliere regionale di Sel, Luciano Uras che chiederà di “esaminare in aula la proposta entro l’estate” e il senatore del Pd Francesco Sanna: “Il tema va affrontato a livello nazionale”.

In linea con questa posizione anche la Giunta di Cagliari che sta lavorando sull’adeguamento del piano urbanistico comunale al piano paesaggistico regionale, passaggio obbligato e indicato dalle ultime sentenze dei tribunali amministrativi per regolamentare il compendio dei colli: “Abbiamo un quadro con la strategia generale - spiega il sindaco Massimo Zedda - la documentazione sarà pronta in questi giorni, i passi successivi saranno la discussione con la maggioranza e in Consiglio comunale”.