Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La rivolta dei ricciai: a fuoco le licenze nel palazzo civico

Fonte: La Nuova Sardegna
16 gennaio 2013

 

CAGLIARI. Un mucchietto di autorizzazioni in cenere nei corridoi del Municipio: è il simbolo della rivolta dei ricciai a pochi giorni dal il blitz delle forze dell'ordine e le multe della scorsa...




 

CAGLIARI. Un mucchietto di autorizzazioni in cenere nei corridoi del Municipio: è il simbolo della rivolta dei ricciai a pochi giorni dal il blitz delle forze dell'ordine e le multe della scorsa settimana tra i gazebo di Su Siccu. La protesta é scattata ieri mattina quando una cinquantina di commercianti si sono presentati negli uffici di via Roma: volevano parlare con il sindaco Massimo Zedda che però in quel momento non era lí, ma all'inaugurazione dell'anno accademico in via Universitá. I ricciai sono rimasti all'interno del palazzo. E poi c'é stato il piccolo rogo: accendino avvicinato ad alcuni documenti, probabilmente le licenze che autorizzano la vendita nel nuovo spazio davanti al mare. Tutto a fuoco. Come dire: questi fogli non ci servono piú a niente. E a quel punto sono comparsi anche i carabinieri. I commercianti sono convinti che la zona ricciai di Su Siccu debba essere potenziata e sistemata meglio. E debba essere consentito al pubblico di mangiare i ricci anche seduti. Il blitz di sabato poi, ha fatto precipitare la situazione. In seguito ai controlli compiuti dalla Capitaneria di porto in collaborazione con Guardia di finanza e Carabinieri, erano scattate cinque denunce e il sequestro di 2.200 ricci ancora da aprire, diversi chili di ostriche e insalata di mare. Nell'operazione erano state sequestrate anche sedie e tavolini. Il Comune convocherá questa mattina un tavolo per trovare una soluzione: «Il progetto non si deve fermare- spiega l'assessore alle attività produttive Barbara Argiolas- per questo abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti gli enti che insieme a noi possano dare risposte alle esigenze dei commercianti. Va detto però che le normative sono stringenti, ma da parte nostra c'é tutta la buona volontà». Argiolas ieri mattina ha parlato a lungo con i protagonisti della protesta: «Avevo già ricevuto una lettera- spiega l'assessore- nella quale veniva presentata la richiesta di migliorie: gli uffici erano già al lavoro». (s.a)