Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per i ricciai non c'è pace

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2013


SU SICCU. La rabbia dei venditori dopo il blitz delle forze dell'ordine
 

«Ci stanno rovinando, rendiamo le licenze»
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Hanno chiesto loro di mettersi in regola, e loro lo hanno fatto. Eppure le sanzioni continuano ad arrivare. I ricciai di Su Siccu, che stanno lavorando da qualche mese nei box su concessione del Comune, si sentono dei perseguitati. Anche dallo stesso Comune, visto che gli agenti della Municipale multano regolarmente le loro auto e quelle dei loro clienti. L'ultima vicenda l'altro ieri, quando a mezzogiorno i militari della Capitaneria, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri in un'operazione hanno effettuato sequestri e comminato sanzioni per varie irregolarità.
IL GIORNO DOPO Ieri c'era brutto tempo e ancora poca gente intorno a mezzogiorno a Su Siccu. I ricciai stavano lavorando come se niente fosse, ma in realtà sapevano che qualcosa oggi sarebbe dovuta accadere. Tutti insieme hanno deciso di andare al Comune, in via Roma, per restituire le licenze e tornare a lavorare da abusivi, come hanno sempre fatto fino a qualche mese fa. «Avevamo accettato di venire qua e fare tutto in regola proprio per non avere più noie con la giustizia - spiega una ragazza che ha un'attività a Su Siccu e che sta lavorando là insieme ad altri due giovani - ma, se nonostante gli sforzi fatti per realizzare tutto questo, le multe e i sequestri arrivano lo stesso, allora è più conveniente tornare a essere irregolari. Almeno ci sono meno spese».
LE TESTIMONIANZE Emanuele Orsati ha un chiosco ed è uno dei più arrabbiati: «A me hanno fatto il verbale perché hanno visto una bottiglia di vino aperta - racconta - domani (oggi, ndr) andiamo a restituire le licenze, non ha senso avere affrontato queste spese per essere in regola se poi trovano qualsiasi cavillo per punirci allo stesso modo». I costi di gestione delle attività a Su Siccu sono state ingenti. Dai 330 euro di affitto, alle spese per la guardiania, la luce, l'acqua. Senza contare le spese per la realizzazione degli impianti: l'allaccio di acqua e luce, i banchi frigo, l'allestimento dei tendoni: «Migliaia di euro in tutto - spiega Franco Masala, ricciaio da una vita - e al mese partono circa ottocento euro fra una cosa e l'altra».
E poi c'è la questione dei parcheggi: «I Vigili vengono qua di fronte a multare le auto parcheggiate, sia nostre che dei clienti, che ovviamente scappano via - dice Nino Depau - non capisco come sia possibile che questa strada sia vietata la sosta, c'è spazio a volontà e la zona è poco frequentata».
I BAGNI Infine c'è la questione dei bagni chimici. I ricciai fanno sapere che vengono puliti solo una volta a settimana. Troppo poco. Danneggiati non solo i clienti, ma anche gli stessi venditori, tra cui molte donne che sono costrette ad andare nei bar vicini per usufruire di una toilette in condizioni accetta