Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lo scivolo della vergogna

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2013


Realizzata l'entrata laterale della chiesa, ma per il parroco sono stati commessi gravi errori

Medaglia Miracolosa, la rampa per i disabili c'è ma non si può utilizzare
Un'imbarcazione a motore ostruisce l'ingresso dal cancello laterale, assieme a un barbecue da campeggio e a della legna. Poco male, tanto non è mai stato aperto dal giorno del collaudo. Si tratta della struttura in cemento armato che costeggia la parte destra della chiesa della Medaglia Miracolosa, nel quartiere San Michele: una recinzione muraria tra la parrocchia e via Laghi Masuri che racchiude, come da progetto, lo scivolo per disabili.
L'opera, iniziata nel 2004 con un finanziamento comunale di oltre 180 mila euro, è stata portata a termine di recente ma, ad oggi, non è ancora stata utilizzata. Il motivo? «È inutilizzabile», sentenzia don Ferdinando Manzoni, a capo della parrocchia da circa tre anni. A partire dal cancello grande all'ingresso: «È pesante - prosegue il religioso - e non sempre ho l'opportunità di farmi aiutare». Poi c'è la curva, all'estremità della prima rampa, così stretta che a malapena riesce a passare una sedia a rotelle. «Grave errore dei progettisti fu quello di non prevedere il transito dell'auto funebre», prosegue, «che attualmente è costretta a percorrere la stessa rampa ripida (sul lato sinistro della chiesa) che percorrono anche i fedeli prima delle scale».
Otto gradini nemmeno tanto bassi separano infatti il piazzale dalla chiesa: ostacoli per i disabili. «Fortuna che la maggior parte delle messe vengono dette nella cripta - commenta Mario Maxia, aiutante del prete - altrimenti sarebbe un dramma per chi, come una fedele frequentatrice, è costretta alla carrozzina, ma anche per gli anziani che si accompagnano col bastone».
Più volte la vicenda è stata oggetto di discussione in circoscrizione, sollecitata dai residenti che, come Silvio Pinna, non hanno mai gradito «quello sperpero di soldi per un'opera bella solo a vedersi ma per niente funzionale» ma niente, di fatto, è cambiato. Così, da tutti questi anni, lo scivolo continua a restare inutilizzato, preda di alcuni furbetti che rubano le griglie e imbrattano con l'immondezza le rampe. A un tratto si fa triste don Manzoni: «Dalla cupola filtra l'acqua, quando piove dobbiamo sistemare i secchi in chiesa. Avessero pensato di realizzare uno scivolo meno costoso per convogliare il resto dei soldi nelle opere di manutenzione, avrebbero fatto una grande cosa».
Michela Seu