Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quando l'asilo è a casa

Fonte: L'Unione Sarda
27 dicembre 2012


IL SERVIZIO. I bambini vengono seguiti da educatrici specializzate

Scoppia la moda del micronido a domicilio

Se il bambino non va all'asilo, è l'asilo ad andare dal bambino. È questo l'obiettivo del micronido a domicilio, da anni una colonna portante dei servizi dell'infanzia offerti dal Comune, ma ancora poco conosciuto dalle famiglie che spesso ricorrono a baby sitter private costose e spesso poco preparate.
IL SERVIZIO Il micronido a domicilio ha le stesse funzioni dell'asilo, solo che si svolge in una casa privata, in gruppi di 3 bambini (dai 3 ai 17 mesi). Le abitazioni sono messe a disposizione dai genitori, a turno, con i piccoli che hanno la possibilità di vivere l'ambiente del nido in un contesto familiare. Il bambino si deve confrontare con i compagnetti, tutti seguiti da un'educatrice con le carte in regola. Il servizio garantisce sei ore giornaliere con orari flessibili, concordati con le famiglie, per cinque giorni alla settimana, dall'1 settembre al 31 luglio.
LA COOPERATIVA A occuparsi del micronido comunale a Cagliari è Isabella Siddi, pedagogista e presidente della cooperativa “Il mio Mondo”, vincitrice del bando per gestire il servizio: «Abbiamo iniziato nel 2000 in via sperimentale - spiega - e le famiglie per i primi due anni non pagavano nulla. Ancora adesso una parte dei costi sono a carico del Comune, ma le famiglie devono dare un contributo». Un servizio, quello del micronido, che prevede figure professionali all'altezza di quelle presenti negli asili: «I bambini imparano l'ospitalità precoce - prosegue la Siddi - e vivono l'esperienza della trasformazione della loro casa».
LE RICHIESTE Accoglienza, solidarietà e ospitalità sono tre cose fondamentali richieste agli utenti. «Le famiglie indicano al Comune le loro preferenze - sottolinea la pedagogista - chi mette al primo posto il nostro servizio, viene chiamato subito». Ma c'è anche chi invece ha scelto l'asilo, ma viene escluso: «In questo caso ci pensiamo noi a contattare le famiglie e a proporgli il nostro servizio. Non tutti sono a conoscenza di questa possibilità. Noi spieghiamo come funziona, poi lasciamo loro il tempo per prendere una decisione».
LE CASE Le famiglie che mettono a disposizione le loro case pagano un po' meno rispetto alle altre, ma devono rispettare alcune regole: garantire una stanza abbastanza grande, sicura e accogliente. E sono gli stessi rappresentanti della cooperativa a visitare la casa e a stabilire se è adatta per ospitare i piccoli. La stanza adibita a nido viene trasformata in un asilo vero e proprio: addobbi, tappeti per far gattonare i piccoli in sicurezza, luoghi preposti per il cambio dei pannolini e per i pasti.
IL REGOLAMENTO Tanti i servizi che vengono svolti dagli assistenti d'infanzia: la cura personale del bimbo, con il cambio del pannolino e la somministrazione dei pasti. La socializzazione, con una vera e propria programmazione volta a favorire l'interazione dei piccoli. E poi la vigilanza e l'attività pedagogica di sviluppo pisco-affettivo, oltre a una copertura assicurativa in caso di integrità degli utenti ed eventuali danni alla proprietà. «L'incontro tra famiglie - conclude la Siddi - viene stimolato dal servizio di coordinamento, affinché si stabiliscano le basi per il buon andamento del micronido». Fiducia, accordo sugli orari, sull'uso dell'abitazione e sull'accompagnamento dei bambini, nonchè partecipazione alle attività programmate, sono alla base del buon andamento del micronido.