Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, è guerra Cappellacci-Zedda

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2012


POETTO. Lite sull'abbattimento dei chioschi ordinato dal Comune e da eseguire entro pochi giorni
 

Il presidente: «No alle demolizioni». Il sindaco: «È colpa vostra»
Vedi la foto
«Si trovi una soluzione che consenta la permanenza dei chioschi del Poetto. La rimozione sarebbe un grave danno non solo agli imprenditori, che vedrebbero compromesso il risultato degli impegni sostenuti nell'ultimo anno», attacca Ugo Cappellacci. «Ci indichi la soluzione tecnica idonea, legittima e legale che ha individuato per superare questa fase in attesa dell'approvazione del Pul, che è sul tavolo dell'assessorato regionale all'Urbanistica», replica Massimo Zedda.
Il conflitto balneare deflagrato ieri tra il presidente della Regione e il sindaco dopo l'ordine di demolizione inviato dal Comune ai gestori dei baretti fa ripiombare la città agli anni della guerra tra Renato Soru ed Emilio Floris, quando la Regione interveniva su tutti i progetti che finanziava o cofinanziava. Una guerra di veti (e tribunali) che si ripropone su Poetto e Teatro lirico.
 

L'ATTACCO DI CAPPELLACCI Ieri ha iniziato Cappellacci: «La rimozione dei chioschi causerebbe un grave danno alle imprese, ai cagliaritani e ai turisti, ma anche al bene ambientale che», sostiene il governatore, «sarebbe soggetto a ripetute operazioni di montaggio e smontaggio delle strutture. In un momento in cui la nostra isola subisce le conseguenze della crisi internazionale», sostiene il presidente della Regione, «occorre un impegno congiunto delle istituzioni e dei privati affinché anche in questo settore non si compia un passo indietro nel passato e si possano invece consolidare realtà che nel tempo possono garantire buona impresa e occupazione, in maniera compatibile con il bene ambientale e il paesaggio». Segue l'invito: «Nel rispetto delle competenze di ciascun ente, la Regione è disponibile a valutare ogni possibile soluzione condivisa, che permetta di evitare una situazione paradossale e dannosa».
 

LA REPLICA DI ZEDDA Immediata la replica del sindaco: «Il presidente Cappellacci ci dica qual è la data migliore per un incontro sulla questione dei baretti. E ci indichi la soluzione tecnica idonea, legittima e legale che ha individuato per superare questa fase in attesa dell'approvazione del Pul, che è sul tavolo dell'assessorato regionale all'Urbanistica». Nella parte finale della sua replica, il primo cittadino sferra un altro attacco al governatore. «Indichi la data nel più breve tempo possibile perché quanto teniamo noi al presente e al futuro del Poetto è sotto gli occhi di tutti: in questo anno e mezzo abbiamo lavorato su ogni fronte possibile per superare tutte le questioni mai risolte dalle amministrazioni precedenti».
 

CONFLITTO POLITICO Il conflitto, insomma, assume tutte le sembianze di una contesa politica, ancora più rilevante se si considera l'imminenza dell'inizio della campagna elettorale (il voto per le politiche è in programma con ogni probabilità il 24 febbraio) nella quale Zedda - volto vincente della sinistra italiana - giocherà un ruolo da protagonista. Ruolo che avrà anche nei mesi successivi quando entrerà nel vivo la competizione in vista delle regionali alle quali il sindaco ha già detto che non parteciperà nonostante tutti i sondaggi effettuati negli ultimi mesi lo diano vincente contro chiunque.
 

LA CONTROREPLICA In serata la controreplica del portavoce del presidente della Regione: «Il presidente ha semplicemente offerto la disponibilità a ricercare una soluzione condivisa sulla questione dell'imminente rimozione dei chioschi del Poetto, nello spirito di una leale e normale collaborazione istituzionale», chiarisce Alessandro Serra, ex collega di Zedda in Consiglio regionale (su banchi opposti). «Spiace che il sindaco di Cagliari risponda con toni che sembrano quasi quelli di un creditore verso un debitore insolvente», attacca Serra. «Poiché nessun ritardo o inadempimento può essere imputato alla Regione e le responsabilità sono distribuite in base alle diverse competenze, nel confermare la disponibilità, si invita il sindaco del capoluogo a verificare l'effettivo invio del Pul agli organi competenti. Peraltro», aggiunge il portavoce di Cappellacci restituendo una delle frecciate, «si ricorda inoltre che, come il sindaco dovrebbe ben sapere, prima che il Piano di utilizzo del litorale possa essere approvato è necessario che si concluda il procedimento di approvazione della variante urbanistica che è stata adottata contestualmente dall'Amministrazione comunale, procedimento che ha ancora davanti a se diversi mesi per giungere a conclusione. Se vorrà mettere da parte toni da duello e affrontare, qui e ora, la questione, avrà la massima collaborazione da parte di tutta la Giunta, nella consapevolezza che i cagliaritani non hanno certo nostalgia di contrapposizioni sterili tra la Regione e il Comune».
Fabio Manca