Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

S'incatena per la casa: denunciata

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2012


Il gesto di una donna davanti ai cancelli del Comune: chiede la riassegnazione di un appartamento
 

Via Seruci, torna alla ribalta la palazzina del muro buttato giù col motopicco
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Via Seruci numero 5 atto secondo. Questa volta però Silvana Tedde, la pasionaria che tre settimane fa, imbracciato un motopicco, aveva iniziato a sfondare un muro per ingrandirsi la casa, non c'entra nulla. Protagonista della mattinata di ieri è invece la donna che sarebbe potuta diventare la sua dirimpettaia, Maria Giovanna Vassallo, classe 1970. Si è incatenata davanti ai cancelli del palazzo comunale di via Roma per attirare l'attenzione su di sé e provare a ottenere quanto, a suo dire, gli spetterebbe. Un gesto che, tuttavia, gli varrà una denuncia della Polizia municipale per interruzione di pubblico servizio.
Pare che la donna fosse stata per diverso tempo l'unica assegnataria del piccolo appartamento, 24 metri quadri appena al quinto piano, ma nonostante il Comune le avesse inviato diversi telegrammi per informarla, lei per un motivo o per l'altro non si presentò mai. Una presa di posizione che i funzionari del servizio Alloggi interpretarono come un rifiuto: da qui la proposta ad altre famiglie bisognose (sarebbero state almeno venti le rinunce fatte per quell'appartamento), fino al sì di Loredana Tassi, che nonostante l'impossibilità di vivere al quinto piano senza ascensore (sua madre, anziana, è costretta su una sedia a rotelle), accettò in quanto costretta, secondo lei, da una graduatoria ormai in scadenza.
Ma il suo tentativo di insediamento, il 29 novembre, fallì per l'imposizione della Tedde: sentendosi tradita dalle presunte promesse politiche di un imminente accorpamento degli appartamenti, con la complicità delle sorelle prese a battere sul muro divisorio fino a sfondarne una parte. Il foro, dopo essere stato tappato con dei pannelli la sera stessa, è stato riparato definitivamente ieri mattina, poco prima dell'incatenamento della Vassallo: intorno alle 10.30 gli operai del Comune, protetti da un esercito di agenti della Municipale (non meno di due scooter e tre auto, secondo i testimoni), hanno tappato con mattoni e cemento la finestra fra le due case.
«Altri operai in questi giorni stanno portando porte e sanitari - racconta Simona Tedde, sorella di Silvana - perché l'appartamento è stato assegnato a una donna sulla sessantina con un figlio a carico. Ci hanno detto di essere rimasti senza casa per 12 anni». Fine della storia? (mi. se.)