Rassegna Stampa

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Sempre più over 65 nel Cagliaritano

Fonte: web SardegnaOggi.it
7 novembre 2008

giovedì, 06 novembre 2008


anziani
"Gli ultra sessanta cinquenni, nella provincia di Cagliari, rappresentano il 16% della popolazione (14% uomini, 18% donne) e nei prossimi 10 anni avranno un incremento del 5%. Costituiranno, perciò, il 21% della popolazione". Da queste stime è partita stamane, l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Angela Quaquero, nel corso della tavola rotonda organizzata nel centro Don Orione, a Selargius, su Demenze e centri diurni territoriali, servizi di tipo semiresidenziale che offrono un supporto assistenziale, durante il giorno, all’anziano affetto da demenza e non più autosufficiente, con l’obiettivo di favorire la permanenza del paziente al proprio domicilio il più a lungo possibile.

CAGLIARI - "Abbiamo intervistato, in questi ultimi giorni, attraverso il nostro osservatorio delle politiche sociali – ha spiegato la Quaquero – diverse strutture di accoglienza per anziani ed è emerso che circa il 25% della popolazione che viene accolta è affetta da Alzheimer o demenza. Stima – ha precisato la Quaquero – da verificare, anche perché non tutte le strutture per anziani ospitano persone affette da demenza".

Snocciolando i problemi legati a queste patologie, l’esponente dell’esecutivo Milia si è soffermata sul concetto di “domiciliarità”, rilevando che le istituzioni devono intervenire per costruire una rete che possa effettivamente supportarla. "I piani locali integrati dei servizi alla persona – ha detto – vanno proprio in questa direzione". L’importanza di aprire una riflessione su queste tematiche è stata evidenziata da Giuseppe Palmas, presidente della commissione provinciale Politiche sociali e promotore dell’iniziativa.

Rilevando che in Italia, da circa 10 anni, è in progressivo aumento il numero dei centri diurni riabilitativi rivolti alle persone affette da demenza, Paolo Putzu, primario del reparto di Geriatria dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari, ha richiamato l’attenzione su un recente rapporto del Censis sulle famiglie italiane di pazienti affetti da demenza che lamentano soprattutto la carenza di strutture e servizi di supporto nel territorio. "Negli ultimi anni anche la Sardegna – ha detto – ha visto una crescita di questi centri e attualmente ne sono attivi 7. Ancora troppo pochi per fare fronte alla sempre maggiore richiesta".

Sono intervenuti anche diversi sindaci del territorio, tra cui Salvatore Pala, sindaco di Isili, Comune capofila del Plus Sarcidano-Barbagia di Seulo e Salvatore Piu, sindaco di Muravera, Comune capofila del Plus Sarrabus Gerrei per raccontare le diverse realtà territoriali in cui operano e Rita Corda, componente della commissione provinciale Politiche sociali.

Botta e risposta nel corso dell’incontro tra Patrizio Buccelli, sindaco di San Vito e vice-presidente della commissione provinciale Politiche sociali, e Gino Gumirato, direttore generale ASL 8 di Cagliari, sulla presenza dei servizi nel territorio e sulla loro capacità di fornire un’assistenza adeguata. "La politica – ha detto Buccelli – deve pianificare programmi di assistenza per potenziare i servizi territoriali decentrati e attuare politiche complessive di sostegno alla famiglia". "In 3 anni e mezzo – ha replicato Gumirato – abbiamo raddoppiato l’assistenza domiciliare integrata, aumentato del 40% le prestazioni ambulatoriali e aperto diversi poliambulatori nel territorio".

La realtà del centro diurno socio-sanitario Don Orione, è stata illustrata dalla responsabile Marta Malgarise. "La nostra struttura – ha detto illustrando nel dettaglio le modalità di funzionamento del centro – è autorizzata per accogliere 20 adulti affetti da disagio psichico e 40 anziani con demenza. Quanto alla tipologia dell’utenza attuale, l’età media è 77 anni, ci sono 22 donne e 14 uomini, di cui 12 provengono da Cagliari, 8 da Monserrato, 5 da Quartu, 3 da Selargius, 2 da Quartucciu e Capotrerra e uno rispettivamente da Sestu, Sinnai, Dolianova e Villa San Pietro".