Rassegna Stampa

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Via Fleming, uffici trasformati in residenze. Malumori in maggioranza

Fonte: web cagliaripad.it
13 dicembre 2012


Cagliari
12 Dicembre 2012 ore 08:59

Sì dell’aula a una variante al puc che consente la trasformazione di spazi destinati a uffici in abitazioni. In cambio il Comune entra in possesso di un asilo. Ghirra, Sel, Dore, Idv, e Lobina, Federazione della Sinistra, votano “turandosi il naso”.
Andrea Deidda
 

Residenze in cambio di un asilo. Malumori in maggioranza per l’approvazione in Consiglio comunale di una variante al Puc che consentirà ai proprietari di due palazzi tra le vie Fleming e Fermi di trasformare spazi originariamente destinati ad ospitare uffici, in abitazioni. Il Comune in compenso avrà un asilo “chiavi in mano”. Critiche da Idv, parte di Sel e Federazione della Sinistra che votano turandosi il naso.

Alla fine della discussione il tabellone segnala 36 voti a favore e neanche uno contrario. Eppure non sono mancate le critiche alla delibera proposta dall’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau, riguardante un cambio di destinazione d’uso di due palazzine (per ora due ruderi) richiesto dall’impresa Ra.Va Srl che da tempo non riesce a mettere sul mercato immobili destinati a servizi generali. I fabbricati verranno destinati a residenze “prevedendo dimensioni e caratteristiche atte a soddisfare il mercato delle giovani coppie”.

Nei dettagli grazie al voto di ieri la destinazione d’uso degli ultimi tre piani del primo edificio passerà da servizi generali a residenze, allo stesso tempo al piano terra verrà realizzato un asilo nido (di 268 metri quadrati) da cedere in compenso al Comune. Ma nell’accordo rientrano anche quattro piani del secondo edificio dove il privato potrà realizzare unità abitative composte da bivani e trivani. L’assessore Frau considera il provvedimento “un tentativo di innovazione: per via delle trasformazioni del mondo del lavoro e per la crisi che ha investito il mondo immobiliare la città si è riempita di palazzi vuoti. In questo modo riqualificheremo due ruderi e allo stesso tempo la comunità potrà usufruire di un asilo”.

Al momento della discussione in aula il centrodestra si è schierato a favore in modo compatto mentre nel centrosinistra non sono mancati i mal di pancia. Critico il capogruppo dell’Italia dei Valori, Giovanni Dore: “Non capisco il motivo per cui si permetta un cambio di destinazione da servizi generali a residenza se siamo consapevoli che tutti soffrono un calo nelle vendite in questo periodo”. Pur “con un certo imbarazzo” voterà favorevolmente. Così come Francesca Ghirra (Sel) che si è detta “davvero poco convinta perchè si tratta di un singolo intervento che non si inserisce in una pianificazione più ampia. Mi ha auguro - ha proseguito - che in futuro non si vada avanti con interventi spot di questo genere”. In disaccordo “perchè non è corretto effettuare modifiche così piccole” anche Enrico Lobina (Fds) che tuttavia voterà a favore “per lealtà di maggioranza”. D’accordo invece il Pd (negli interventi di Claudio Cugusi e Davide Carta), eccezion fatta per Piergiorgio Meloni secondo “il quale la zona è già troppo affollata”. Nonostante ciò “voterò a favore - ha spiegato - ma con un monito: l’ultima volta”.