Rassegna Stampa

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La città in una App. Via al festival Antimap: incontri, laboratori, mostre e spettacoli

Fonte: web cagliaripad.it
12 dicembre 2012

11 Dicembre 2012 ore 19:33
 

L’obiettivo è costruire “una mappatura nuova della città che pensiamo di conoscere al meglio”. I dibattiti si svolgeranno dal 13 al 22 dicembre tra la Mem, il Ghetto e la facoltà di Architettura
Autore: Martina Marras,
redazione@cagliaripad.it

 

Perdersi per creare nuove mappature: questo l’obiettivo del festival “Antimap” che si terrà a Cagliri fra il 13 e il 22 dicembre. Incontri, laboratori, mostre e spettacoli “per costruire una mappatura nuova della città che pensiamo di conoscere al meglio”, come spiega Alessandro Carboni, direttore artistico e membro dell’associazione organizzatrice, “Formati sensibili”. Ampio spazio ai dibattiti nelle giornate di sabato 15 (alla Mem) e sabato 22 (facoltà di Architettura in via Corte d’Appello), ma sarà possibile interagire continuamente con gli organizzatori del festival e con la “community” che verrà creandosi intorno: da oggi è scaricabile la App gratuita per android e Iphone, appositamente ideata per il festival: antimApp. Si potrà rispondere a quesiti che ruotano intorno a dieci importanti nodi tematici (acqua, mobilità, energia, ambiente, corpo, rifiuti, comunicazione, autorità, culto e conoscenza) per contribuire a realizzare la “mappatura emozionale” della città di Cagliari.

“Coinvolgeremo tutta la città, dai bambini delle scuole elementari ai più adulti, per scoprire come funziona la città e per reinventarla – prosegue Carboni – c’è il paesaggio ambientale ma anche un paesaggio umano, i corpi che abitano la città e sono la parte attiva che deve interagire con i propri spazi”. “Abbiamo superato Cartesio: i corpi devono agire nello spazio, e questo è il grande merito di questo festival” – ha commentato l’assessore comunale alla cultura Enrica Puggioni. Si parte il 13 dicembre con i laboratori alla Mem di via Mameli: il primo al mattino per i bambini, intitolato “Nella mia città” alla scoperta dell’anatomia di Stampace: da dove arriva l’acqua, l’energia elettrica, come funziona il quartiere. Alla sera primo incontro del laboratorio adulti per l’esplorazione urbana.

“Il festival ha due anime, ben distinte: una locale, che è la nostra Cagliari, e una internazionale. Avremo contributi che arrivano dall’Asia, da New York e da Cuba. Vogliamo coprire tutto il globo partendo da Cagliari” – ha precisato ancora Carboni. Il 21 ci si sposta, infatti, al Ghetto per la mostra-ricerca che indaga le trasformazioni urbane di 7 città asiatiche, tra le quali Hong Kong e Singapore. La sintesi di un viaggio lungo 8 mila km in cui l’artista e direttore artistico del festival ha realizzato una vera e propria mappatura dei cambiamenti sociali, oltre che delle trasformazioni urbane. A seguire la proiezione del film dei Doble forza sul suggestivo quartiere cubano de La Habana