Rassegna Stampa

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Zedda-Ghirra, scintille sul cemento. E a difendere la giunta resta il Pd

Fonte: web Castedduonline.it
12 dicembre 2012

Mercoledì 12 Dicembre 2012 | 01:35


La serata è finita con Massimo Zedda e Francesca Ghirra chiusi a discutere animatamente in una sala del Comune, in un'atmosfera tutt'altro che rilassata nel centrosinistra. Su cosa? Sul cemento.  Poco prima, in aula, la Ghirra aveva sottolineato di "votare a favore ma senza convinzione" il sì al progetto edilizio di via Fleming, chiarendo di non sentirsi "un consigliere passata per caso in via Roma", frase detta dal sindaco poco prima. Lo scontro tutto interno a Sel è andato in onda sotto gli occhi di tutto il consiglio e in diretta streaming, ma qualche minuto prima era stato il capogruppo dell'Idv Giovanni Dore a esprimere forti perplessità e "un grande imbarazzo" nel votare un progetto che invece, stranamente( e chiediamoci perchè) è piaciuto al Pdl. Insomma Idv e Sel, i due partiti più vicini sinora al primo cittadino,  hanno contestato apertamente la proposta della sua giunta mentre a difenderlo a spada tratta in consiglio, è rimasto il Pd. La serata lascia qualche dubbio: come mai chi contesta e non è favorevole a un progetto, poi ingoia la pillola e il voto in aula vede 26 favorevoli e un astenuto? A cosa serve litigare in diretta per poi votare a favore, dove sta la coerenza? Forse è vietato votare contro o astenersi, la maggioranza è blindata? In realtà però ha ragione Francesca Ghirra, quando afferma che "l'urbanistica non va regolata con interventi-spot". E sinceramente non si è capita in consiglio soprattutto una cosa: chi fosse più a sinistra. Il sindaco Zedda che elogiava indirettamente Cualbu, affermando che "se non ci fosse stato il T Hotel, avremmo ancora il rudere dell'ex grattacielo della Telecom", e augurandosi un nuovo hotel nell'ex Scala di Ferro? Lo stesso Cualbu che dovrà votare il sì alla Crivellenti al teatro Lirico? Oppure all'assessore Paolo Frau sono stati fatti pagare gli attacchi del Pd nei settori della Cultura e dei Servizi Tecnologici, guidati da assessori vicini proprio a Sel e Idv? Forse niente di tutto questo, è giusto che ci sia dialettica nella maggioranza, insomma voci diverse, pazienza se poi al momento di votare le opinioni non contano più. Curioso però che proprio il centrosinistra che accusava la giunta Floris di essere vicina ai palazzinari, non abbia idee chiarissime sul mattone: il progetto approvato ieri prevede la cancellazione di una bruttura, la struttura rudere di via Fleming, in cambio anche di un asilo nido. Per la Ghirra è un intervento-spot, per l'assessore Paolo Frau è "edilizia innovativa". Qualcosa non quadra. Tutto il Pd invece ha appoggiato senza indugi sia il sindaco che la sua giunta, l'unico partito che non ha avuto neanche un assessorato e neanche una poltrona in qualche ente di primo piano. "Orgogliosamente votiamo a favore perchè vogliamo che l'economia dell'edilizia riparta", ha detto in aula Claudio Cugusi, che proprio Sel accusava di non essere in sintonia col sindaco. E il capogruppo Davide Carta ha chiarito che la vera sfida è ripopolare la città anche puntando sulle tante case abbandonate. Zedda da ieri è il sindaco di tutta una maggioranza che secondo i più ottimisti ha il coraggio di discutere e di farlo alla luce del sole, il sindaco che ha il coraggio di sottolineare davanti a tutti anche quando a sbagliare secondo lui è Sel, il suo partito.   Però la città ha bisogno di idee chiare, di politiche che traccino una linea di vero cambiamento rispetto al passato. Ora la prova d'appello è su un progetto decisamente più importante per la città, quello di via Cammino Nuovo.Per alcuni è un meraviglioso parco nel cuore del centro storico. Per altri, anche per alcuni ambientalisti, è solo un volgare parcheggio di calcestruzzo incastonato sulle vecchie mure della città. Ci risiamo?