Rassegna Stampa

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Primarie anche per il Parlamento: “Tutto pronto. Usiamo i seggi della settimana scorsa”

Fonte: web cagliaripad.it
7 dicembre 2012

La proposta è del segretario provinciale Sel Francesco Agus. L’idea è quella di riproporre l’impianto organizzativo collaudato nelle settimane scorse e ammettendo gratuitamente al voto gli elettori del centrosinistra già iscritti all’albo in occasione dell’ultima sfida
Autore: redazione cagliaripad

 

Dopo quelle candidato premier, primarie anche i candidati al Parlamento. Magari sfruttando la macchina organizzativa già rodata nelle settimane scorse e ammettendo gratuitamente al voto gli elettori del centrosinistra già iscritti all’albo in occasione dell’ultima sfida. Sarà sufficiente comunicare: “Votate dove avete votato l’altra volta”, giusto per levare ogni alibi ai detrattori delle primarie che si rifugiano dietro le “difficoltà organizzative”.

La proposta, per ora limitata alla Sardegna, è stata concretizzata dal segretario provinciale di Sel Francesco Agus.

“Pd e Sel (e eventualmente Psi e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede"”, spiega Agus, “al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto. L'unica differenza”, aggiunge, “rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di Sel (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del Pd (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente”, conclude, “non sarà possibile prendere entrambe le schede”.

Sono stati messi in evidenza alcuni punti: la scelta permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza, eviterebbe ogni tipo di inquinamento del voto (gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di Sel e Pd) e la registrazione preventiva scoraggerebbe “l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti”. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.

C’è poi il fatto che comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile. Permetterebbe poi di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.

“Sarebbe un segnale d'unità eccezionale”, conclude Agus, “un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora. Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?”