Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Scuola civica, ombre sulla gestione passata

Fonte: La Nuova Sardegna
6 dicembre 2012

Il funzionario comunale responsabile dell’amministrazione era in pensione da dieci anni. Contratti a termine quinquennali firmati agli sgoccioli del mandato

di Mauro Lissia
.CAGLIARI. Ora si scopre che in base al regolamento dell’istituzione comunale il responsabile della gestione amministrativa della scuola civica di musica si sarebbe dovuto dimettere nel 2001, ma ha lasciato l’incarico soltanto dieci anni dopo. Risulta dalle carte all’esame degli uffici comunali, carte che raccontano un decennio di amministrazione non esenti da ombre. Le norme invece parlano chiaro: il Municipio deve affidare la responsabilità amministrativa della scuola civica a un funzionario comunale, che per questo incarico viene pagato. Alla fine degli anni novanta il Comune aveva nominato il funzionario Luigi Manca, che ha svolto regolarmente il suo lavoro fino al 31 dicembre del 2011. Con ogni probabilità l’ha svolto anche bene, solo che nel 2001 Manca è andato in pensione, quindi non era più un funzionario comunale e si sarebbe dovuto dimettere. Di certo non l’ha fatto. Carte alla mano dunque, la scuola civica di musica è stata seguita sul piano amministrativo per dieci anni da una persona estranea all’ente pubblico e per questo incarico, sulla cui legittimità si dovrà valutare, Manca ha incassato un’indennità che forse non gli spettava. La situazione è stata sanata dall’amministrazione Zedda: ora il riferimento in Comune per la scuola civica di musica è la dirigente Serenella Piras. Ma c’è dell’altro. Oltre i due contratti stipulati col direttore artistico Luigi Puddu e col vicedirettore Giorgio Baggiani, entrambi con scadenza al 31 dicembre 2021, sono saltati fuori altri sei contratti «lunghi». Due riguardano addetti ai servizi amministrativi, di archiviazione e segreteria, quattro sono custodi-manutentori della sede di via Venezia. Il punto interrogativo è legato alla natura del rapporto di lavoro: un incarico di collaborazione a tempo determinato della durata di cinque anni, con scadenza al 31 dicembre 2016. Anche in questo caso, come in quelli di Puddu e Baggiani, sono stati vertici uscenti della scuola a firmare i contratti quando il mandato era ormai agli sgoccioli. C’è infine la posizione di Baggiani, assunto con incarico di vicedirettore con un compenso di 300 euro al mese, ha continuato a insegnare nella masterclass di tromba in una cattedra da venti ore e mezzo. Il regolamento della scuola però prevede la delega della responsabilità di direttore soltanto in caso di assenza o impedimento del direttore. Ancora, i bilanci: prima o poi dovranno essere resi pubblici.Per adesso sono nelle mani di un avvocato tributarista, impegnato a decifrarli. Infine la questione dei due docenti entrati nella graduatoria per le cattedre 2012-2013 malgrado siano familiari di membri del consiglio di amministrazione. I componenti della commissione esaminatrice prendono le distanze con una nota in cui spiegano che «prima dell'inizio dei lavori, la commissione ha preso in esame eventuali casi di incompatibilità, tanto è vero che un commissario, scoperto che tra i candidati c'era una sua parente, si è dimesso ed è stato sostituito. La commissione - prosegue la nota - non aveva titolo per non esaminare le domande di candidati che avessero rapporti di parentela con i consiglieri di amministrazione della scuola né con chiunque altro lavori, a qualsiasi titolo, nella scuola civica di musica o al Comune. Quanto agli esclusi dalle graduatorie - è scritto ancora nella nota - la commissione ha rispettato scrupolosamente la lettera e lo spirito del bando, la cui cui formulazione, come la commissione ha segnalato al Cda, avrebbe potuto impedire, come in effetti è accaduto, a candidati "eccellenti" di raggiungere l'idoneità.