Rassegna Stampa

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“Nessun Ospedale Psichiatrico Giudiziario a Cagliari”

Fonte: web cagliaripad.it
5 dicembre 2012


Cagliari

4 Dicembre 2012 ore 08:45

La commissione Politiche sociali si schiera contro l’eventuale costruzione di un Opg nel territorio comunale. No anche a strutture con caratteristiche simili “che abbiano come finalità la detenzione delle persone e non la loro cura”
 

“Nessun Opg a Cagliari”. La commissione Politiche sociali si schiera contro l’eventuale costruzione di un Ospedale Psichiatrico Giudiziario nel territorio comunale. No anche a strutture con caratteristiche simili “che abbiano come finalità la detenzione delle persone e non la loro cura”. La decisione arriva dopo le ipotesi sollevate nella scorsa primavera.

Dal Comune arriva un secco no alla costruzione di un ospedale psichiatrico giudiziario a Cagliari. Per ora si tratta di un primo passaggio avvenuto nella commissione Politiche Sociali, presieduta da Fabrizio Rodin (Pd), tramite l’approvazione di una mozione che dovrebbe passare in Consiglio comunale senza troppi ostacoli.

Il documento votato parte dal presupposto che gli Opg, che a partire dagli anni ‘70 hanno sostituito i manicomi criminali, sono strutture finalizzate alla reclusione ed in teoria al recupero di persone affette da malattie psichiatriche. In realtà i dati raccolti a livello nazionale “ritengono che circa un terzo degli internati sia responsabile solo di reati minori, mentre un quarto non ha più avuto conferma giudiziaria della propria pericolosità sociale”. Attualmente in Italia sono presenti sei ospedali di questo tipo nei quali sono detenute oltre 1300 persone: “Stime attuali parlano di trenta sardi reclusi in queste strutture, tra questi i cittadini cagliaritani sono passati da otto a due negli ultimi mesi”.

A febbraio 2012 il Parlamento ha votato una legge per il “superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari” con la chiusura prevista entro marzo 2013. Tuttavia per evitare che cambiando il nome questi centri rimangano, la commissione ha voluto chiudere la questione ad eventuali dubbi, anche alla luce delle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, che nel maggio scorso seppur negando l’apertura di Opg in Sardegna aveva parlato di nuove “strutture in grado di accogliere i detenuti con patologie della psiche, con l'obiettivo di tutelare la loro salute in una cornice di sicurezza per il resto della cittadinanza”.

Così la decisione della commissione è stata quella di proporre all’Aula la “contrarietà alla costruzione di un Opg sul proprio territorio o di una altrimenti denominata struttura con caratteristiche simili, cioè segregante e totalizzante e che abbia come finalità principale la detenzione delle persone e non la loro cura”. Inoltre auspica che “i percorsi di cura e di recupero vengano separati dal momento della pena” e chiede alla Regione di utilizzare parte dei finanziamenti dedicati alla costruzione di nuove strutture per definire percorsi di reinserimento sociale.