Rassegna Stampa

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"Basta con l'usura di Stato". Ora arrivano gli esattori "made in Cagliari"

Fonte: web Castedduonline.it
5 dicembre 2012

Protesta in via Roma


di  Federica Lai

Martedì 04 Dicembre 2012 | 19:30

"Basta con l'usura di Stato". Uno striscione enorme in piazza Matteotti, nuovo blitz degli anti Equitalia e del Presidio di piazzale Trento.  Nel cuore della città, e proprio di fronte al Comune dove si discute casualmente proprio della creazione di una nuova Agenzia comunale per la riscossione delle tasse. Ma con tempi non certo stretti: sino a dicembre 2013 infatti la giunta Zedda ha prorogato l'affidamento a Equitalia. Però in futuro vuole cambiare registro, con una struttura tutta sarda e cagliaritana "per una politica più vicina alle esigenze dei cittadini". Prepariamoci dunque ad avere gli esattori made in Cagliari: "La gente si suicida contro questa usura di Stato ma alla politica non gliene importa niente- attacca in aula Marisa Depau di Sel- ed è per questo che Grillo prenderà tanti voti alle elezioni. Noi non possiamo continuare a tartassare i cittadini, a fare arrivare cartelle da ventimila euro, con ganasce fiscali e case pignorate a chi davvero non ce la fa a pagare". In discussione in consiglio proprio due mozioni con le quali si vuole togliere a Equitalia la gestione del recupero fiscale dal 2014. Con gli "esattori cagliaritani". Ferdinando Secchi dell'Idv commenta: "Approvato l'odg sulla riscossione dei tributi del Comune di Cagliari. .La situazione caotica della riscossione delle entrate comunali con l'approvazione di questo odg ha la data limite del 31 dicembre 2013, data che speriamo sancirà l’uscita di Equitalia come partner tecnico per la riscossione del Comune.
La nostra amministrazione e le altre che speriamo possano aderire a questa iniziativa potranno seguire tre vie: effettuare una gara per l’affidamento dei servizi di riscossione, oppure gestire in proprio la riscossione delle proprie entrate, infine, costituire una società “in house” per il servizio unico di riscossione degli oneri fiscali per più Comuni. Va detto che una eventuale società “in house” comporterebbe un abbattimento dei costi delle procedure di riscossione in quanto deve solo erogare un servizio e non produrre utili come nelle società di riscossione attuali; darebbe zla possibilità al Comune o all'unione di Comuni di controllare l’azione amministrativa ed operativa della società con indirizzi di gestione più conformi alle necessità dei cittadini; c’è pure una ridotta responsabilità che resta condivisa con più soggetti e non ricade solo sul sindaco; inoltre, consente un’economia di scala, in quanto il servizio, se condiviso da più amministrazioni locali, come appunto sarebbe nel caso di una società in house dell’Unione di Comuni, permette un risparmio notevole del costo delle operazioni". .