Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spiagge, proroga di 5 anni

Fonte: L'Unione Sarda
5 dicembre 2012


Tempi ridotti per le concessioni ma i senatori respingono le indicazioni Ue
 

Governo battuto durante l'esame in Commissione
Sarà mini, ma ci sarà, la proroga delle concessioni demaniali marittime, in una parola delle concessioni delle spiagge. Nella discussione sul decreto sviluppo al Senato, il governo è stato battuto in Commissione Industria, dove è passata la proroga di 5 anni, dal 2015 al 2020, suggerita dalla Commissione Bilancio. Un netto abbattimento rispetto ai 30 anni richiesti in precedenza dai relatori al provvedimento, ma comunque sufficiente a lasciare a bocca asciutta l'esecutivo, sin dall'inizio contrario a ogni slittamento.
 

L'EUROPA Di fronte al nodo spiagge, il governo ha dovuto infatti in questi giorni tenere necessariamente conto anche del parere della Commissione europea, contraria alla proroga a favore di un'asta pubblica. E come estremo tentativo, potrà cercare di rientrare sulla questione solo con il maxiemendamento atteso per questa mattina, prima del voto di fiducia sul provvedimento ieri incardinato in Aula, dopo la chiusura definitiva dell'esame in Commissione.
 

LE ALTRE NOVITÀ In una nottata passata a votare gli emendamenti, i senatori hanno approvato anche altre novità, anche se la più inattesa è in realtà il mantenimento del tetto di 500 milioni per le opere infrastrutturali destinatarie del credito d'imposta. Nonostante il parere favorevole del ministero delle Infrastrutture a un abbassamento del tetto a 100 milioni di euro, promosso anche da Pd e Pdl, alla fine è prevalsa quella che il sottosegretario Guido Improta ha definito la via «prudente» del Tesoro, che non ha ammesso alcuna variazione rispetto al testo originale del decreto. Le stesse agevolazioni fiscali previste per le opere strategiche arriveranno però per le reti Ngn, ovvero per i progetti di sviluppo di banda ultra larga questa volta di importo inferiore ai 500 milioni e portati avanti in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti.
 

TURISMO Entro la fine dell'anno, hanno disposto ancora i senatori, il governo dovrà inoltre definire un piano strategico per il turismo, mentre nei primi mesi del 2013, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità, il ministero dell'Economia dovrà far ripartire la vendita degli immobili degli enti previdenziali pubblici (Inps, Inail, Inpdap) e privati (Enasarco, Enpam, Casse professionali, Enpaia), ma a prezzi «sostenibili» per le famiglie. Norma che ha trovato immediatamente il plauso del Sunia, il sindacato degli inquilini, ma che ha scatenato la polemica dei diretti interessati, contrari a una «svendita forzosa» che porterà a «conseguenze disastrose». Problemi in vista, infine, per Mps. La Commissione Bilancio ha infatti bocciato le proposte di modifica dei Monti-bond a favore del gruppo senese.