Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un progetto per il rilancio della cittadella dei musei di Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
5 dicembre 2012

Polo di eccellenza nel segno dell’arte


Musei
Arte





di Stefano Ambu

CAGLIARI. I corredi funerari preistorici di Cuccuru is Arrius o i reperti della cultura prenuragica di Ozieri saranno sempre le star e rimarranno al loro posto. Ma intorno alle teche che raccontano la storia della Sardegna potrebbero cambiare molte cose. L'obiettivo è valorizzare quei tesori facendoli apprezzare di più e meglio. Magari offrendo ai turisti una visita più comoda con pranzo dal nuovo ristorante con vista su Cagliari. E tutti quei servizi che da tutte le parti del mondo, dal Louvre al British, rendono più piacevole una giornata al museo.

Per Cagliari e la sua Cittadella dei musei un'alleanza tra istituzioni come non si era mai vista ( lo conferma anche il Soprintendente ai beni archeologici Marco Minoja) prima in Italia. Comune, Università, Istituto europeo regionale etnografico e direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna insieme hanno firmato ieri un protocollo d'intesa per valorizzare il complesso di piazza Indipendenza e piazza Arsenale. Tutto questo attraverso un bando per migliorare l'offerta al pubblico e rafforzare indirettamente la vocazione turistica. Per la Cittadella la scelta era quasi ovvia. Evidentemente non tanto visto che poi è rimasta congelata per decenni. Sì, perché capita davvero poche volte che in uno spazio concentrato come quello in cima a Castello convivano quattro "condomini" illustri: l'Università è titolare del complesso immobiliare, del museo delle cere e della sala mostre, le Soprintendenze del Museo nazionale, della Pinacoteca e del complesso di San Pancrazio, il Comune del il museo civico d'arte siamese Cardu e l'Isre del museo etnografico "Collezione Cocco".

«Ma è giusto – ha sottolineato l'assessore alla Cultura del Comune Enrica Puggioni – che si sia arrivati al superamento del concetto di titolarità. Per arrivare a quello di bene comune senza dover essere costretti a far nascere una fondazione».

Un modello che può essere replicato o imitato. Lo ha detto il sindaco Massimo Zedda facendo l'elenco dei monumenti, più o meno vicini, per i quali l'unione fa la forza vale di più dell'altrettanto proverbiale «chi fa da sè fa per tre»: Anfiteatro, Orto Botanico, Ospedale Civile.

Un sogno anche del Soprintendente Minoja: «Arrivando a Cagliari in aereo – ha detto – si ha un quadro di insieme molto chiaro: Cittadella, Tuvixeddu e Anfiteatro Romano ora finalmente libero di mostrare la sua bellezza».

La benedizione al patto è arrivata anche dal rettore dell'Università di Cagliari Giovanni Melis, dal direttore dell'Isre Paolo Piquereddu e dal direttore regionale dei beni culturali Maria Assunta Lorrai. Primi obiettivi immediatamente "attivabili": affidamento delle gestione per un punto di ristoro, per punto vendita con libri e oggetti e per una biglietteria unica. Poi ci sono i servizi "affidabili nel tempo": vendita del biglietto integrato con prenotazione e acquisto in rete, bar ristorante al museo archeologico, vendita di libri, guide e oggetti sempre al museo archeologico. E ancora servizio di visite guidate, attività didattiche e offerta culturale integrata, produzione editoriale cartacea e informatizzata come ad esempio guide, anche audio, e cataloghi. Per realizzare tutto questo sarà istituito un tavolo tecnico tra i firmatari del protocollo comprese le Soprintendenze ai beni archeologici e architettonici paesaggistici di Cagliari e Oristano. E intanto arrivano dalla Soprintendenza sul fronte Museo archeologico: la nuova struttura potrebbe essere pronta per il 2014.