Rassegna Stampa

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La vena ambientalista di Zedda e il tifo per l'usato sicuro di Bersani

Fonte: web Castedduonline.it
30 novembre 2012

Venerdì 30 Novembre 2012 | 01:25


Il sindaco Massimo Zedda riscopre la sua vena ambientalista proprio a ridosso del voto decisivo sulle primarie, proprio il giorno dopo in cui sceglie il "vecchio" Bersani al posto del "giovane" Renzi. Doppio colpo ecologista del primo cittadino: questa mattina in una conferenza stampa presenta il nuovo piano per i sentieri naturalistici del promontorio di Sant'Elia, questo pomeriggio in un'assemblea pubblica illustra ai cittadini il progetto del nuovo parco nel centro storico, quello di via Cammino Nuovo. E si può anche dire che Zedda non esca sconfitto dall'assurda vicenda dello stadio, che vede il Sant'Elia abbandonato da Cellino ma anche una torbida storia a Is Arenas con i funzionari del comune di Quartu finire addirittura in manette. In queste ore si discute però moltissimo della "strana" scelta di Zedda di appoggiare Bersani, che in realtà è pienamente in linea con quella tracciata da Nichi Vendola. il leader del suo partito.  Curioso però vedere tanti sostenitori di Zedda comunque perplessi: da Sandro Mascia a Sulaman Hjiazi, tanto per citare due personaggi molto conosciuti nel centro storico, passando per molti altri elettori di centrosinistra che non capiscono la decisione di puntare tutto sull'usato sicuro di Pierluigi, il politico che si commuove in differita da Briuno Vespa a "Porta a porta". Scelta rispettabilissima, visto che Bersani viene considerato nettamente più a sinistra di Renzi, che in comune con Zedda sembra avere soltanto la camicia bianca d'ordinanza da sindaco rampante. La verità è che nelle primarie  esiste sempre un candidato che "spacca": come in campo locale nel 2005 la candidatura di Patrizio Rovelli fece da assist alla vittoria facile di Gian Mario Selis, allo stesso modo la discesa in campo di Vendola è servita a evitare una clamorosa vittoria possibile di Renzi alle primarie nazionali del centrosinistra. Resta da capire come mai Zedda non scelga il sindaco giovane, Matteo Renzi: forse ha ragione a farlo per il luogo comune che vede il sindaco di Firenze nelle simpatie del centrodestra?

O ha ragione Renzi quando dice che in realtà Bersani è pronto ad allearsi con don Verzè e con l'Udc? Oppure ancora chi su Facebook afferma che Renzi non ha alcun bisogno di allearsi con Casini, perchè in pratica lui stesso è Casini?  Chiediamoci poi ancora: Vendola si è spesso smarcato dalle logiche di Monti, ma perchè allora si schiera a spada tratta con Bersani che invece è di fatto il principale sostenitore del governo delle tasse sui cittadini, lo stesso criticato aspramente da Massimo Zedda che si ritrova con poche risorse per la città? E ancora: perchè nel dibattito di queste primarie il vero delitto è "fare l'inciucio", quando invece il maxi inciucio è stato fatto a livello globale tra Pd e Pdl che governano a braccetto con Monti e la Fornero? E la  Fornero, non era il ministro che ammazzava i giovani sul precariato tanto caro a Sel? Il centrosinistra delle mille contraddizioni, ma sempre e comunque dalla poltrona facile. Che sbaglia quando si divide, e a volte fa errori anche quando disegna alleanze rinnegate sino a qualche giorno prima. Dove sono finiti i vendoliani convinti che pubblicavano in bacheca le foto della polizia schierata in via De Magistris al comizio di Bersani, parlando di politica super blindata e di ingressi a numero chiuso? Ci avevamo visto giusto davvero, quando lunedì nel nostro editoriale che trovate qui a fianco negli articoli correlati scrivevamo di un improvviso e importante, significativo riavvicinamento di Zedda al Pd. La speranza è che adesso,  oltre alla ritrovata e preziosa vena ambientalista del sindaco, si ritrovi l'unità del centrosinistra anche nelle scelte strategiche per Cagliari. A proposito, novità sul teatro Lirico? Perchè la Crivellenti, sovrintendente nominata ormai quasi due mesi fa, non prende possesso realmente della sua carica?  Cosa ne pensa davvero il ministero?

di Jacopo Norfo