Rassegna Stampa

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Urla e insulti e un tentato suicidio, le proteste dei precari interrompono il Consiglio comunale

Fonte: web cagliaripad.it
28 novembre 2012

Una donna ha tentato di lanciarsi dalla balaustra sull'aula consiliare, ma è stata provvidenzialmente afferrata al volo dagli agenti della Digos e della Municipale arrivati sul posto.
Autore: redazione cagliaripad

 

Una ventina di precari dei cantieri comunali (impiegati in manutenzioni e piccole guardianie) ha protestato questa sera nell'aula del Consiglio comunale. Urla e insulti al presidente del Consiglio Ninni Depau che chiedeva di moderare i toni.

Una donna ha tentato di lanciarsi dalla balaustra sull'aula consiliare, ma è stata provvidenzialmente afferrata al volo dagli agenti della Digos e della Municipale arrivati sul posto.  Il gesto della donna, che vive una situazione particolarmente disagiata, è stato dettato dalla disperazione.

"Siamo in mezzo alla strada, vogliamo un lavoro": lo hanno ripetuto a voce alta e con rabbia fino alla sospensione, inevitabile, dei lavori in Consiglio.

Il sindaco Massimo Zedda ha spiegato ai manifestanti che "la situazione è in mano al Centro servizi per il Lavoro impegnato a stilare una graduatoria per le assunzioni. Non tutti rientreranno nella prima lista, per questo c'è l'impegno del Comune nel trovare risorse per includere anche gli esclusi in una seconda graduatoria".

In Consiglio sino a tarda sera è rimasta l'assessore agli Affari sociali, Susanna Orrù, assieme a lei diversi agenti di Polizia e Municipale per controllare i precari infuriati.