Confesercenti

di
Marta Milia

Mercoledì 21 Novembre 2012 | 18:35

"Gli eccessi di liberalizzazioni penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia e il riposo. Con il “sempre aperto” non sono aumentati i consumi, e neppure il Pil e l'occupazione. Soltanto la grande distribuzione ne ha tratto benefici, com'era largamente annunciato. Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5 anni altre 80mila micro imprese del settore chiuderanno". La Confesercenti alza nuovamente la voce riguardo al problema delle liberalizzazioni e l'apertura selvaggia degli esercizi commerciali di domenica, con la proposta di legge "Libera la Domenica". I piccoli commercianti, con pochi dipendenti, sono infatti penalizzati e costretti a fare grossi sforzi e mettere in secondo piano la famiglia di fronte ai grandi centri dello shopping.  “Ai cittadini sardi – spiega il presidente regionale della Confesercenti, Marco Sulis – chiediamo di aiutarci a presentare questa proposta di legge di iniziativa popolare. Sarà possibile aderire alla campagna ‘Libera la domenica’ firmando presso le strutture della Confesercenti presenti sul territorio oppure nei sagrati di molte chiese, dove saranno presenti i nostri operatori. In questi giorni stiamo definendo una collaborazione con tutte le Diocesi, in modo da sensibilizzare i parroci e i fedeli. Naturalmente sarà nostra cura comunicare agli organi d’informazione date e luoghi dell’iniziativa”.