Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Case sfitte, sì ai contributi

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2012


La proposta del Pd: «Oltre 7000 appartamenti inutilizzati, bisogna sfruttarli»

In arrivo incentivi per riportare i cagliaritani in città
Il Pd prova a riportare a casa i cagliaritani in fuga. E presenta un documento in Consiglio comunale per fermare l'emorragia di residenti legata al costo delle abitazioni. L'idea è quella di introdurre un Agenzia locale che favorisca l'incontro tra domanda e offerta. Sul piatto contributi per chi affitta e per le famiglie in cerca di casa. L'idea arriva da Torino, con l'esperimento nato con la Giunta Chiamparino e ripresa dall'amministrazione Fassino. Cagliari guarda al capoluogo piemontese e lo prende per modello. Il progetto ha un nome evocativo, Lo.Ca.Re. , con le locazioni convenzionate assistite e residenziali.
PROGETTO CASA Il partito di maggioranza relativa in via Roma intravede primo passo per la realizzazione del progetto di housing sociale, una risposta abitativa non più sulla base dell'edilizia popolare - nonostante le 1300 domande ferme - ma sociale. I destinatari sono i cagliaritani costretti ad abbandonare la città per gonfiare in centri dell'hinterland per via del caro casa. Ogni anno sono circa 2500. Una scelta costretta per tanti, troppi. La popolazione residente diminuisce a dismisura. Gli ultimi dati Istat parlano chiaro: i residenti nel territorio comunale sono poco più di 150mila. E poi c'è uno strano paradosso: tante abitazioni restano vuote, nonostante l'alto numero di cittadini senza casa. «Negli ultimi anni a Cagliari sono stati costruiti 3500 appartamenti non occupati, risultato della Giunta Delogu prima e di quella Floris poi», spiega Claudio Cugusi, primo firmatario del documento del Pd. E vanno a sommarsi ad altrettante abitazioni ancora più vecchie o in fase di costruzione. «Un patrimonio difficile da stimare, 7mila, ma alcuni parlano anche di 10mila abitazioni ferme che consentirebbero ai cagliaritani esodati di tornare in città e alle giovani coppie di trovare un tetto». In concreto: «L'agenzia prevede innanzitutto una sperimentazione di tre anni, ma si potrà concludere anche prima con la trasformazione in società di capitali. Prenderemo tre mediatori immobiliari con il sistema dell'interinale, saranno loro a mettere incontro la domanda di case da parte dei cagliaritani con l'offerta di imprenditori e proprietari di immobili non abitati», spiega il consigliere democratico.
INCENTIVO PER I CITTADINI Il gruppo è compatto. «Il tema della casa è centrale nel nostro programma», sottolinea Davide Carta, capogruppo del Pd. «A Cagliari in questi anni è cresciuta la domanda di case popolari e a basso costo, parallelamente è aumentata la sovrapproduzione di case grandi e a costo elevato». Un incentivo per far tornare i cittadini messi in fuga dal capoluogo per i prezzi troppo elevati. La ricetta è semplice: canoni convenzionati e un doppio vantaggio. «Per il cittadino il costo è abbassato, per chi affitta l'Agenzia si fa garante per il futuro». E poi il paragrafo dei contributi: per chi affitta la cifra oscillerà tra i 1500 e i 3000 euro, a seconda della durata del contratto. La famiglia in cerca di casa riceverà una tantum pari a 1600 euro. «Le cifre sono approssimative, il modello è Torino», precisa Carta. L'obiettivo del Pd è chiaro: fermare la fuga dalla città.
Sara Marci