Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enti locali in piazza contro spending e Patto di stabilità

Fonte: L'Unione Sarda
20 novembre 2012


Cagliari, dalle 10 sit-in dei sindaci
 

«Ai Comuni i soldi dei Comuni». Messaggio che i sindaci della Sardegna indirizzano a Governo e Regione. E in attesa di risposte concrete da parte dei destinatari, i primi cittadini si riuniscono oggi alle 10 in piazza del Carmine a Cagliari, per dire no ai tagli «continui e crescenti» previsti dalla spending review sui trasferimenti erariali (a fronte invece della perdita delle risorse derivanti dai dati del gettito Imu) e per bocciare i vincoli, sempre più stringenti, del Patto di stabilità.
CONSEGNA DELLE FASCE Stanchi di vedere le casse comunali sempre più scarne, gli amministratori, nel corso della mobilitazione promossa dall'Anci Sardegna, riconsegneranno la fascia tricolore a Giambattista Tuveri, rappresentante del Governo nell'Isola.
Un gesto per denunciare - spiegano - «l'ingestibilità oggettiva dei Comuni isolani, dotati di bilanci sempre più ridotti e con una dipendenza quasi totale da fonti esterne in tema di investimenti. Constatiamo con amarezza - proseguono i sindaci - che si sta comprimendo l'autonomia comunale con gli enti locali che rischiano un blocco sia finanziario che funzionale».
I primi cittadini si appellano al Governo per «l'allentamento del vincolo del Patto di stabilità che consentirebbe ai Comuni interessati di smaltire le ingenti somme relative ai residui bloccati nelle casse comunali».
PATTO DI STABILITÀ Ma non è tutto. Tra le questioni che i rappresentanti degli enti locali pongono nel piatto della protesta anche la richiesta di annullamento dell'estensione del Patto ai Comuni dai 1000 ai 5000 abitanti. Per evitare ritardi nei pagamenti e non pregiudicare la tenuta dei servizi assistenziali, gli enti locali chiedono al Governo «di rivedere la normativa sull'erogazione del Fondo Unico assegnando la quota di spettanza a ciascun comune ad avvio degli esercizi finanziari».
Obiettivo della protesta anche la semplificazione e lo snellimento dei procedimenti amministrativi. Ma la battaglia dei sindaci non s'arresta: «Se entro il 31 dicembre non riceveremo risposte concrete - annunciano - metteremo in campo altre iniziative di protesta