Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tredicimila incidenti, 67 i morti

Fonte: La Nuova Sardegna
19 novembre 2012

EMERGENZA TRAFFICO»ANNI 2006-2012

In città ci sono 69 auto ogni cento abitanti e ogni giorno circa 170mila macchine provenienti dall’hinterland

MASSIMO ZEDDA Il costo annuo degli infortuni è di quasi cento milioni di euro, una cifra enorme che si aggiunge al dolore immenso per i morti
EMANUELA ATZENI Le cause più diffuse dei sinistri sono la perdita di controllo dei veicoli, la velocità, la mancata precedenza e il cambio di corsia
 

di Roberto Paracchini

CAGLIAARI

In città vi sono sessantanove auto ogni cento abitanti, a cui vanno aggiunte le centosettantamila macchine che tutti i giorni provengono dall’hinterland. Il che significa che il flusso di traffico interno al capoluogo sardo è uno dei più alti d’Italia, come ha precisato ieri mattina in Municipio Ezio Castagna (direttore del Ctm) durante la presentazione del rapporto sulla sicurezza stradale. E i dati di questa “invasione” di auto sono preoccupanti: dal 2006 al 2011 ci sono stati a Cagliari 13.067 incidenti stradali, di cui 5.835 con feriti e sessanta morali, che salgono a 67 se si contano quelli avvenuti sino a ottobre di quest’anno (questi ultimi erano tutti motociclisti). I giovani da 24 ai 26 anni e le persone da 48 a 50 anni sono i più presenti nei calcoli sulla mortalità. In campo nazionale le cifre sono ancora più tragiche e parlano, solo per le strade urbane e per il 2011, di 1.744 morti e di 213.001 feriti. I costi. Oltre al prezzo in vite umane, non quantificabile in termini di dolore e sofferenza, i dati degli incidenti presentano un peso economico sorprendente. Secondo le cifre dell’Istat, disponibili per il 2010, anno in cui su tutto il territorio nazionale ci sono stati (tra strade urbane e non ) 4.090 morti e 302.735 feriti, il costo per la collettività di questi infortuni è stato di ventotto miliardi e mezzo di euro. «Ovvero come una manovra finanziaria», ha spiegato il sindaco Massimo Zedda che ha anche sottolineato come in città «la spesa sociale per gli incidenti con feriti è di sessantacinque milioni all’anno, più trentaquattro per quelli senza feriti. Se poi consideriamo che la spesa del Comune per la manutenzione delle strade è di circa settecentomila euro e che il bilancio complessivo del Municipio è di 500 milioni, si ha un’idea del costo sociale degli infortuni. E del perché occorre diminuire - oltre che per l’enorme sofferenza - questi infortuni». Il trend. «I numeri sono drammatici - ha sottolineato Mauro Coni, l’assessore comunale ai Trasporti. Qualcosa per limitarli l’abbiamo fatta, ma molto deve ancora esser realizzato, come la rotonda per Is Mirrionis». In particolare nel 2006 c’era una media di tre incidenti con feriti al giorno, nel 2012 si è all’1,50 (ma va detto che mancano ancora due mesi alla fine dell’anno). Su tutto il territorio nazionale i giorni più “incidentati” sono il sabato e la domenica, in città è il venerdì. In generale, però, non vi sono strade con la palma del lutto. Da rilevare che il picco peggiore in termini di mortalità è stato il 2007 con tredici decessi; mentre il 2010 ha avuto quello minore (sette). Mentre i mesi col maggior numero di incidenti con feriti sono stati, quest’anno, marzo e luglio. Le strade a rischio. Per evitare gli incidenti «molto è ancora da fare», ha affermato l’assessore Coni. Anche in termini di informazione, educazione e sensibilizzazione dei guidatori, ha precisato Raimondo Ibba (presidente dell’ordine dei medici). In rapporto ai dati di quest’anno le strade più “incidentate” sono state via Is Mirrionis, via Dante, viale Diaz, l’asse Mediano e via Roma lato portici. Secondo quanto rilevato dalla Polizia municipale le cause più diffuse degli infortuni sono la perdita di controllo del veicolo, la velocità (nell’asse mediano), le mancate precedenze e un cambio di corsia improvviso. «Lo studio realizzato del Comune - ha spiegato il comandante dei Vigili urbani, Emanuela Atzeni - è un punto di riferimento importante per organizzare anche le attività di controllo, oltre agli interventi strutturali da realizzare sulle strade». Il comandante della Polizia municipale ha aggiunto che anche sulle strade, come capita per i controlli sulle spiagge, stanno aumentando le verifiche di agenti in borghese. «Nel 65 per cento degli incidenti rilevati», ha aggiunto l’assessore Coni, «siamo in presenza di distrazioni. Nel 61 per cento dei casi, in sei anni, gli infortuni hanno riguardato i ciclomotori».

 

Una fiaccolata per le vittime della strada

 

CAGLIARI. Una fiaccolata per non dimenticare le tante croci, 67 negli ultimi sette anni, nelle vie di Cagliari. La manifestazione è in programma oggi nell’ambito delle iniziative per la giornata mondiale delle vittime della strada. Le tappe sono state illustrate ieri mattina nella ex sala Giunta (nella foto) in Municipio durante la presentazione dei dati sugli incidenti dal 2006 al 2012. Alle 17 di oggi è in programma una messa in cattedrale. Poi con le fiaccole in mano, i partecipanti al corteo (dalle 18)si dirigeranno verso il palazzo di Giustizia. Una tappa di protesta. «Tutti simbolicamente volgeranno le spalle - ha spiegato Cinzia Cinus, la portavoce del gruppo di familiari delle vittime cagliaritane - all’edificio perché i morti della strada raramente hanno avuto giustizia». Dopo la marcia continuerà sino a piazza Deffenu: davanti al porto saranno liberati tanti palloncini, ognuno con su scritto il nome di una delle vittime della strada. Il comitato chiede al Comune che sia intitolata una via o una piazza di Cagliari alle vittime della strada e che siano condotte campagne di informazione e prevenzione su guida e sicurezza stradale.