Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oggi “Rewind”, tradire Pina con nostalgia

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2012


DANZA. Dopo Café Muller

Difficile dire se il vuoto di creatività aperto tre anni fa dalla scomparsa di Pina Bausch, verrà un giorno colmato. È probabile che non accadrà mai. Il ricordo della grande danzatrice e coreografa tedesca rimane però sempre vivo, trovando porte spalancate nelle rassegne coreutiche di tutto il mondo. Oggi a Pirri, alle 21 nel Teatro La Vetreria, il festival Autunno Danza curato da Momi Falchi e Tore Muroni, propone la pièce “Rewind” ispirata a “Café Muller”, pietra miliare di asciutto rigore nel teatrodanza inventato dalla Bausch, che nel 1984 approdò a Cagliari e Sassari grazie al regista Pierfranco Zappareddu.
Rewind è un lavoro ideato e portato in scena da Daria Florian e Antonio Tagliarini, quest'ultimo nome non nuovo per pubblico del festival organizzato da Spazio Danza. «Per quelli della nostra generazione, Café Muller è stato un infarto teatrale nel mondo della danza» precisano gli autori: «A distanza di trent'anni, lo abbiamo ripreso come punto di partenza. Quell'oggetto, oggi è diventato altro. Del resto il tempo trasforma, cancella, confonde, e l'idolo si frantuma. Con ciò che resta è possibile fare tutto. Un lavoro sui tradimenti della memoria quindi, un tentativo di re-invenzione fatto di continue interruzioni e tanti piccoli racconti collaterali». Inaugurata da Enzo Cosimi con “Calore”, cui ha fatto seguito “Atlante del Bianco”, singolare messinscena firmata da Virgilio Sieni e interpretata con bravura dal danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, il programma della rassegna ha offerto l'altro ieri uno sguardo sulle giovani realtà che si stanno affermando nel panorama nazionale, come la compagnia formata da Francesca Foscarini, Giorgia Nardin, Valentina Dal Mas e Marco D'Agostin, autrice della pièce “Spic&Span”. Un gioco di creazione e distruzione che, con brio e leggerezza, prende di mira un ipotetico modello di bellezza, attraversato da figure a terra, ripetizione di giri e movimenti che si esauriscono per poi rinascere in altro.
Carlo Argiolas