Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Immigrati, successo per la Consulta

Fonte: La Nuova Sardegna
16 novembre 2012

I cinque seggi disponibili presi d’assalto sin dalla prima mattinata di ieri: i votanti sono stati oltre millecinquecento




CAGLIARI La buona sanità in Italia esiste, Cittadinanzattiva ha istituito il premio “Buone pratiche Andrea Alesini” per segnalare i presìdi ospedalieri e i centri Asl che si distinguono per i processi di umanizzazione delle cure. Nell’edizione 2012 sono stati individuati 120 progetti, tre hanno vinto e dieci hanno ottenuto la menzione. Fra questi menzionati c’è il Brotzu di Cagliari con “Umanizzazione, assistenza e cure in cardiologia pediatrica”, il reparto diretto da Roberto Tumbarello. «C’è una buona sanità che è diffusa in tutto il paese e, in tempi di risorse economiche scarse, deve venir fuori e avanzare anche laddove non esiste. I testimoni – scrive Cittadinanzattiva – sono i 120 progetti provenienti da tutta Italia che hanno concorso al premio Alesini 2012 promosso dal Tribunale per il malato-Cittadinanzattiva, con il contributo non condizionato di Farmindustria, e consegnato ogi a Roma , durante la presentazione del XV Rapporto Pit Salute. «La buona sanità esiste e resiste, anche in tempi di spending review”, ha dichiarato Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato. Secondo Scaramuzza i progetti del premio mostrano che, puntando sulla valorizzazione delle risorse urmane e sulle competenze, è possibile una sanità a misura di cittadino.
di Stefano Ambu wCAGLIARI Lavoro, burocrazia e casa. Sono i problemi, per la verità comuni anche a molti cagliaritani, che la maggior parte dei non italiani in fila da ieri mattina per le elezioni della Consulta degli stranieri e degli apolidi, vorrebbe risolvere. In tanti chiedono anche più corsi di italiano e luoghi di culto più spaziosi. La speranza, comunque, è quella che un loro rappresentante possa aiutarli a trovare le soluzioni che cercano. Forse per questo ci hanno creduto e hanno sfruttato l'occasione: in molti sono andati a votare nei cinque seggi messi a disposizione in tutta Cagliari, dal centro storico a Pirri. L'affluenza? Oltre il trenta per cento, circa millecinquecento elettori: un risultato al di sopra delle aspettative secondo chi ha creduto da sempre in queste elezioni-svolta. «C’è stata una grandissima partecipazione - spiega Sebastiano Dessì, consigliere comunale di Sel - in particolare dalla comunità filippina. Ma hanno risposto molto bene anche i residenti di Pakistan, Bangladesh, Senegal e Ucraina. Meno i comunitari, per ovvie ragioni. Un test andato oltre le più rosee aspettative. Tutto è migliorabile, ma il segnale di questa giornata è molto chiaro. Elezioni, tra l'altro a costo zero: hanno lavorato gli impiegati comunali e tanti volontari». Ieri mattina all'Ufficio anagrafe del primo piano del Comune in piazza De Gasperi alle 10.45 avevano già votato oltre novanta persone. E c'erano oltre venti elettori in fila. La procedura? Molto simile a quella delle nostre amministrative o politiche sino al banchetto del riconoscimento. Poi però - e questo rallentava un po' le operazioni - si votava al computer. Con un pc di prova, con tanto di assistente, per chi non aveva dimestichezza con mouse e tastiera. Nel pc vero, poi, gli elettori dovevano inserire un codice di cinque caratteri. E poi indicare il nome del prescelto tra quelli che un mese fa avevano ufficializzato la loro candidatura. In lizza ventinove stranieri ma solo in quindici potranno far parte della Consulta. Si assegnano i primi sei seggi partendo dai più votati in termini assoluti, mentre i restanti nove sono per i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti, divisi sulla base di una ripartizione geografica per macroaree (Filippine, Cina, subcontinente indiano, est Europa, Europa centrale, Balcanie e resto d’Europa, Africa subsahariana, Africa del nord, Medio Oriente, Kirghizistan e resto dell’Asia, Americhe e Oceania)individuate in maniera da riconoscere il diritto di rappresentanza alle principali componenti della popolazione straniera a Cagliari. I poteri del nuovo organismo: parere consultivo. Ma anche propositivo per tutti gli argomenti che riguardano cittadini stranieri e italiani.