IMMIGRAZIONE. Un incontro per discutere quali funzioni avrà il nuovo organismo

La consulta rappresenterà cinquemila persone, giovedì il voto
A pochi giorni dall'elezione dei membri della Consulta comunale degli immigrati, si discutono i percorsi di partecipazione e democrazia. Temi trattati durante l'incontro tenutosi lunedì sera allo Spazio Search. È necessario individuare le diverse modalità attraverso le quali la Consulta collaborerà con l'amministrazione. «Abbiamo organizzato l'incontro per mettere a fuoco i metodi di lavoro», spiega Susanna Orrù, assessore comunale alle Politiche sociali, «sappiamo con certezza che avremo un rapporto costante con la Consulta».
LA NOVITÀ Il nuovo organismo, che darà voce a una comunità di più di cinquemila persone, si affaccia per la prima volta nella vita amministrativa cittadina. Una novità che, però, presuppone regole e metodi che rendano proficua la collaborazione tra Comune e Consulta. «Abbiamo la necessità di fare un quadro su una prima domanda di servizi», dice Sebastiano Dessì, componente della commissione Politiche sociali, «vogliamo approfondire, il più possibile, la discussione per poter lavorare bene in futuro». L'attività, di amministrazione e componenti sembra essere guidata dal principio che lo stesso assessore Orrù ribadisce: «Non possiamo che ragionare insieme per individuare i metodi di lavoro. Una cosa è certa: fare politica in chiave moderna, significa avere uno sguardo lungimirante sulle dinamiche della città».
L'AFFIANCAMENTO La Consulta e l'amministrazione comunale giocheranno la partita della collaborazione in un campo che prevede regole e necessita di competenze. «Abbiamo collaborato con tutti i candidati per aiutarli a esplicitare la loro piattaforma politica», evidenzia Dessì, «allo stesso modo, saremo a disposizione per un affiancamento nel percorso istituzionale». Sulaiman Hijazi, rappresentante della comunità musulmana, auspica un «rapporto costante con un'amministrazione che ha fatto un grande passo avanti. Stiamo vivendo una fase di cambiamento e dobbiamo sfruttarla in maniera positiva». (mat.s.)