Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricci, abusivi per forza

Fonte: L'Unione Sarda
12 novembre 2012


Domani l'incontro in Comune per l'apertura del nuovo mercato

Chioschi chiusi a “Su Siccu”, folla al Poetto

«Quando apre?». Ieri mattina chi passava dalle parti di Su Siccu chiedeva informazioni al vigilante, un custode del Comune che ventiquattr'ore su ventiquattro sorveglia la «cittadella dei ricci». Una fila di gazebo bianchi, davanti al prato verde, protetta da una rete rossa che segnala il cantiere ancora aperto. Secondo la tabella di marcia certificata dal cartello all'ingresso, il mercatino avrebbe dovuto entrare in funzione la scorsa settimana. Ma c'è stato un supplemento di polemiche che hanno accompagnato l'assegnazione delle postazioni: le concessioni sono dodici, gli aspiranti che hanno presentato domanda ventitrè.
Domani chi ha ottenuto la licenza deve recarsi in Comune per prendere in consegna il gazebo che gli è stato assegnato. «Dobbiamo presentarci alle 11 all'ufficio dell'assessorato alle Attività produttive», spiega Gesuino Banchero, portavoce della categoria protagonista nei giorni scorsi di una vivace polemica sui criteri di assegnazione del mercato.
Il tempo di attrezzarlo e poi potrà aprire. Per chi è rimasto fuori dalla graduatoria invece non c'è altra alternativa: la strada e la spada di Damocle dei vigili urbani.
CONCESSIONI In attesa che apra il mercatino di Su Siccu, “is arrizzoneris” che beneficiano di una licenza comunale si contano sulle dita di una mano: si sono piazzati davanti al mercato di San Benedetto e nello spiazzo antistante il Golden beach, ultimo lembo del Poetto cagliaritano. Ieri, complice una mattina da maniche corte, i tavolini all'aperto hanno fatto il pieno di estimatori, disposti a spendere cinque euro per dodici ricci (i vasetti da asporto da sette a dieci euro).
Gli stessi prezzi, con una sola eccezione al ribasso, a Marina Piccola: da un paio di giorni tre ricciai hanno aperto i banchetti, sistemando ombrelloni e sedie.
PARCHEGGIO Tutti abusivi, almeno per questa postazione. Le guardie municipali li hanno allontanati tre giorni fa, ma ieri erano di nuovo sul posto: il parcheggio sterrato, ricco di grandi spazi per posteggiare l'auto e la bancarella. «Io di qui non me ne vado, fino a quando non mi danno una concessione», dice Francesco Carta mentre manovra le forbici speciali che aprono a metà il guscio spinoso. Nella graduatoria per Su Siccu, è arrivato sedicesimo, fuori classifica per ottenere il lasciapassare. Luca Medda, invece, beneficia di una concessione rilasciata per un posteggio lungo il tratto quartese del Poetto. «Ma preferisco venire qui: è più aperto, più visibile, ha più spazio». C'è ressa davanti al suo banchetto. (a.m.)