Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Senza tetto con figli piccoli occupano locale pubblico

Fonte: La Nuova Sardegna
12 novembre 2012

La sera di sabato due donne sono penetrate nella circoscrizione di via Carpaccio Vigili e assistente sociale dopo ore di trattative le convincono a lasciare le stanze




CAGLIARI Alle 10 di sera di sabato si sono infilate nei locali della circoscrizione di via Carpaccio, a Mulinu Becciu. Non per rubare qualcosa o devastare ambienti, ma soltanto per trovare un tetto sotto il quale ripararsi coi bambini, piccoli e ignari dei cambianenti imminenti. Le due donne, di 41 e 34 anni, si sono fatte coraggio a vicenda e hanno preso la decisione: sotto sfratto ormai da tempo, coi giorni che si avvicinano pericolosamente all’ora in cui la forza pubblica avrebbe finito per presentarsi all’uscio di casa ed esigere lo svuotamento dell’appartamento, hanno deciso di approfittare del fine settimana per “cambiare casa”, installandosi in un paio di stanze della circoscrizione che lo avevano notato essere chiuse e apparentemente non frequentate dai dipendenti comunali. Avrebbero fatto il trasloco nottetempo e lunedì mattina gli impiegati le avrebbero trovate lì. Un modo per richiamare l’attenzione sul loro problema di donne indigenti in cerca di un alloggio popolare, ma anche un sistema per mettersi sotto un tetto in attesa di soluzioni meno avventate. Tutto questo però non è andato in porto: coi bambini sono entrate in modo fortunoso dentro la circoscrizione, ma sono state viste e qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine. Una pattuglia dei vigili urbani si è avvicinata alla circoscrizione e ha visto i locali illuminati. I vigili non sono riusciti ad entrare perché le donne si erano chiuse dentro e non volevano uscire. E’ arrivata una pattuglia di rinforzo, ma la situazione non è cambiata. D’altronde i vigili non se la sentivano di forzare la porta (avrebbero potuto) né di minacciare le donne che si ostinavano nell’errore. I bambini erano lì, guardano e ascoltavano, doveva essere stato abbastanza difficile uscire di casa a quell’ora e sistemarsi in uno stanzone non c’era neppure un lettino. Un breve consulto e hanno chiamato l’assistente sociale del Comune, Paola Fiori, che si è recata in via Carpaccio verso le 11 di notte e ha trattato con le due donne fino all’una del mattino, coi bambini che si erano addormentati alla meglio sulle seggiole unite. L’assistente ha convinto le due donne che quella strada non le avrebbe portate al risultato sperato, ma le avrebbe messe in difficoltà ulteriore, anche davanti alla giustizia. Così madri e figli sono tornati nella casa che molto presto perderanno. L’assistente sociale ha promesso un immediato interessamento, le due donne verranno aiutate. Si tratta di due disoccupate, con i figli a carico, senza rete familiare che possa sostenerle se non per piccole questioni. Una situazione frequente, addirittura in crescita, che fa il paio con l’aumento costante degli aiuti alimentari erogati dalle associazioni di volontariato cittadino. Il vero volto della crisi.