Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Meno cemento al Poetto

Fonte: L'Unione Sarda
7 novembre 2012


COMUNE. Sì del Consiglio a due ordini del giorno. Anche i militari nel mirino
 

Gli stabilimenti dovranno ridurre la cubatura
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Gli stabilimenti balneari dovranno dimagrire. Cioè ridurre la loro cubatura. A una settimana dall'adozione del Piano di utilizzo dei litorali il Consiglio comunale approva due ordini del giorno per ripensare ruolo e portata degli stabilimenti storici, militari e civili del Poetto. È una svolta netta quella che l'Assemblea civica, trasversalmente, impone alla Giunta sugli stabili in cemento davanti al mare per ridurne l'impatto ambientale.
IL PRIMO IMPEGNO Il primo documento approvato (primo firmatario il capogruppo Pdl Giuseppe Farris) è stato proposto dal centrodestra e impegna «il sindaco a rappresentare al ministro competente che sono cessati gli usi in forza dei quali le aree destinate a favore delle forze armate erano state consegnate». Il secondo ordine del giorno che avuto il via libera dell'Aula è stato invece sottoscritto dal centrosinistra (primo firmatario il capogruppo Pd Davide Carta): sindaco e Giunta vengono sollecitati, oltre che a ripristinare il cordone dunale, anche a «promuovere ogni azione, intervenendo con forza verso le altre istituzioni, affinché gli stabilimenti storici abbiano una significativa riduzione delle volumetrie e riconversione dei manufatti con materiali ecocompatibili, funzionale a incrementare la spiaggia libera e mitigare l'impatto delle strutture».
IL SINDACO Al dibattito è intervenuto anche il sindaco Massimo Zedda. «Non vogliamo sostituirci ai militari sulla spiaggia, più semplicemente non ci piace il cemento sull'arenile», ha chiarito il primo cittadino.
SPIAGGIA PIÙ LIBERA Del resto che l'amministrazione Zedda avesse deciso di rendere il Poetto più libero da strutture, di cemento o di legno, era già evidente da martedì scorso, quando il Consiglio comunale ha adottato il piano del litorale. Infatti degli oltre 102 mila metri quadri di sabbia che costituiscono il Poetto - almeno il suo versante cagliaritano - il 70 per cento sarà libero. I chioschi saranno più grandi di quelli attuali, ma le concessioni demaniali occuperanno solo il 12 per cento del lungomare, mentre il restante 18 per cento è quello degli stabilimenti balneari in muratura. Che saranno, appunto, ridotti.
POETTO «SOSTENIBILE» Non è un caso che l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, nel presentare il neonato Pul, abbia sottolineato che «il tema centrale di questo piano è la sostenibilità ambientale». Ecco perché - tra l'altro - si potrà entrare in spiaggia solo da una delle 15 piazzole della futura passeggiata e i chioschi saranno spostati di circa 20 metri verso il mare, per favorire la formazione di nuove dune di sabbia. L'altro capitolo è, appunto, quello della spiaggia accessibile a tutti. Non solo il 70 per cento dell'arenile sarà utilizzabile gratis. Ma anche i disabili potranno arrivare in qualsiasi punto. Inoltre un tratto del lungomare sarà dedicato a loro e gestito da associazioni che danno assistenza ai portatori di handicap. Una svolta, appunto.