Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Salviamo Tuvixeddu», firmano in 1600 e la Provincia s’impegna per la tutela

Fonte: La Nuova Sardegna
3 novembre 2008

SABATO, 01 NOVEMBRE 2008
Pagina 2 - Cagliari

CAGLIARI.E’ stato consegnato ieri mattina alla Regione l’appello «Salviamo Tuvixeddu», promosso da Eddyburg e Il Manifesto Sardo con il Cagliari social forum, assieme ad oltre 1600 firme di cittadine e cittadini che chiedono la tutela dell’area. «Chiediamo all’opinione pubblica - si legge nell’appello - a studiosi e appassionati, a tutti i cittadini, alla rete associativa e alla grande tradizione di tutela del nostro paese di scendere in campo».
I firmatari chiedono uno stop agli interventi edilizi nell’area per puntare a una soluzione di tutela che coincide con la non edificabilità del colle. «I vecchi e inadeguati vincoli del 1997, ripristinati dalla sentenza del Consiglio di Stato, hanno di fatto consentito - conclude l’appello - l’apertura di cantieri e la concessione di autorizzazioni ad edificare, ma il pregio eccezionale del sito e la necessità di una tutela ben più ampia di quella legata all’accordo di programma del 2000, non possono essere messi in discussione».
Intanto alla Provincia una mozione approvata dal Consiglio impegna il presidente Graziano Milia ad assumere tutte le iniziative utili per promuovere e sostenere la tutela dell’area archeologica di Tuvixeddu e partecipare attivamente al dibattito in corso sulle sorti dell’area archeologica, manifestando la posizione della Provincia, tesa a favorire una positiva risoluzione della controversia. La mozione presentata da Rita Corda (Pd) è stata approvata con 9 voti a favore, 3 contrari e un’astensione.
«La Provincia svolga il suo ruolo di ente pianificatore di area vasta e dia il suo contributo per arrivare a una transazione positiva e pacifica per la salvaguardia integrale del colle. Costruire su Tuvixeddu - è detto nel documento - sarebbe come costruire una palazzina condominiale sul Partenone».
«In questa vicenda - ha detto in chiusura di dibattito il presidente Milia - scelgo la via della moderazione. Una soluzione ragionevole poteva essere quella adottata dalla giunta provinciale targata Marrazzo nel Lazio, ossia una legge regionale che permettesse di comprare parte della lottizzazione per non costruire niente. Il nostro dovere - ha concluso Graziano Milia - è lanciare un messaggio ispirato al dialogo e alla fiducia. Certamente dobbiamo sostenere l’iniziativa pubblica per la tutela di Tuvixeddu».