Rassegna Stampa

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Cagliari, vietato dar da mangiare ai piccioni

Fonte: web cagliaripad.it
5 novembre 2012


a cura di: Ennio Neri

Vietato dar da mangiare ai piccioni, ai passerotti e ai volatili in genere, in tutto il territorio comunale. Salate le multe: da 25 a 500 euro, in un'ottica di lotta senza quartiere alla sporcizia in città. Lo stabilisce un'ordinanza del primo cittadino, risalente al 24 ottobre scorso. L'amministrazione  giudica "meritevole sul piano della sensibilità umana" l'abitudine alla somministrazione del cibo agli animali, ma sceglie però di combatte il fenomeno per tutelare l'igiene del suolo e per non interferire nei "delicati meccanismi di autoregolamentazione" di alcune specie animali.

Le tante colonie di volatili presenti in città sporcano spazi pubblici e privati accessibili alla collettività. E l'incremento dell'avifauna è determinato principalmente da due fattori: la somministrazione di cibo da parte dei cittadini inconsapevoli e la facilità di trovare spazi idonei al loro insediamento, in manufatti abbandonati che offrano un riparo o luogo per la nidificazione.
Pertanto, per prevenire le possibili eventuali ricadute sul piano igienico sanitario (derivanti dalla presenza di una popolazione numericamente rilevante di uccelli) il Comune ha deciso di vietare la somministrazione di cibo ai volatili su tutto il territorio comunale.
Non solo. I proprietari di immobili urbani dovranno ispezionare periodicamente le aperture permanenti e schermare con maglie sottili (o altro mezzo idoneo) qualsiasi luogo che possa offrire un riparo agli uccelli.  Anche chi somministra cibo sul suolo pubblico (camion bar, ecc) dovrà impedire la sosta dei volatili, con l'utilizzo di dissuasori e comunque mai con modi traumatici per gli animali. Sì anche all'obbligo di provvedere alla pulizia dei luoghi contaminati.
In deroga il cibo potrà essere amministrato nei parchi comunali Giovanni Paolo II, Monte Urpinu, San Michele e Terramaini. L'ordinanza non è valida al parco di Monte Claro, Molentargius-Saline e Santa Gilla (dove già vigono regolamenti e leggi regionali e nazionali).