Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Lirico, il sindaco rifletta»

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2012


Gli imprenditori: «Basta con la cultura assistita, non ci sono più i soldi»
 

Confindustria: sul sovrintendente serve consenso
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«Il sindaco rifletta sulla scelta del Sovrintendente». L'appello arriva da Confindustria Sardegna meridionale, che invita Massimo Zedda ad assumere «la coraggiosa decisione di provare a ricostruire quell'indispensabile e diffuso consenso nella scelta del nuovo Sovrintendente». Una richiesta, dunque, di valutare se sia il caso o meno di insistere su Marcella Crivellenti, nominata dal primo cittadino poche settimane fa.
I MOTIVI Sono parole chiare quelle dell'associazione degli industriali, che vanno al di là «delle questioni di metodo e di merito circa la legittimità e opportunità della scelta compiuta. Solo con una riconosciuta autorevolezza e competenza - è infatti scritto in una nota - il Sovrintendente potrà ricevere quel supporto necessario a riportare il Teatro ai successi ed all'attenzione che merita all'interno ed all'esterno della Sardegna».
L'ATTACCO Da Confindustria, tra l'altro, arriva anche una richiesta di maggiore attenzione alle spese per sovvenzionare la cultura: «Non possiamo più permetterci di gestire le attività senza avere ben chiari gli aspetti economici - fa sapere l'associazione - si può e si deve fare cultura senza pensare che possano essere dei pozzi senza fondo, ma facendo scelte coraggiose, mettendo da parte il comune sentire che la cultura debba essere un'attività assistita: non ci sono più i soldi». E ancora una riflessione: «Pensiamo a quello che si fa in altri Paesi per valorizzare siti meno importanti dei nostri con ritorni economici e occupazionali per noi impensabili, o pensiamo che gestire beni culturali significhi rivendicare risorse senza alcun obbligo di rendiconto?»
LA CGIL Un duro attacco, insomma, soprattutto a chi pretende di fare cultura senza rendere conto quanto sta spendendo e soprattutto quali sono i ricavi in termini economici. Anche perché spesso si tratta di soldi pubblici. «Al convegno promosso dalla Cgil pochi giorni fa - prosegue il comunicato degli imprenditori - anche il segretario generale Susanna Camusso ha confermato, ancora una volta, che la Cultura deve essere considerata un'attività industriale, ispirata quindi ai criteri di economicità tipici dell'attività imprenditoriale e manageriale».
Infine un appello a tutte le istituzioni per riprendere il dialogo prima possibile: «La situazione fortemente conflittuale e di contrapposizione generatasi con la nomina del nuovo Sovrintendente - dice ancora Confindustria - che rischia di pregiudicare il raggiungimento degli importanti traguardi cui il Teatro deve aspirare, chiama tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali interessati ad uno sforzo comune volto a ritrovare un indispensabile clima di collaborazione».
Piercarlo Cicero