Rassegna Stampa

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Il caso Crivellenti a Roma, i sindacati al ministro Ornaghi: "Nomina illegittima"

Fonte: web cagliaripad.it
18 ottobre 2012

a cura di: Ennio Neri
I sindacati nazionali scrivono al ministro dei Beni culturali: "La nomina della Crivellenti è illegittima". Arriva all'attenzione del Governo la crisi del Teatro Lirico cittadino. Silvano Conti, coordinatore nazionale Produzione Culturale Slc-Cgil ha spedito una lettera urgente a Lorenzo Ornaghi. Il documento rileva come "la nomina del sovrintendente al Teatro lirico di Cagliari sia avvenuta con modalità palesemente irregolari rispetto a quanto stabilito dallo statuto della Fondazione, risultando pertanto chiaramente illegittima".

 

Per Conti la nomina è stata effettuata direttamente dal sindaco "anche in violazione dell'articolo 9 dello statuto della Fondazione che prevede invece che siano i consiglieri tutti a maggioranza assoluta e in due diverse sedute del Consiglio a eleggere il sovrintendente".

 

Il documento sottolinea la mobilitazione dei lavoratori e la forte presa di posizione dei quattro consiglieri del Cda che hanno chiesto la convocazione di una nuova seduta urgente, determinando la mancanza del numero legale.

 

Il sindacato nazionale chiede a Ornaghi "un urgente intervento che ripristini la legalità e il rispetto delle regole a garanzia dell'individuazione di candidati di comprovata competenza e capacità per ricoprire il delicato e importante ruolo di Sovrintendente che dovrà procedere al necessario rilancio del Lirico di Cagliari".

La lettera dei sindacati nazionali arriva poche ore dopo quella, durissima, del segretario regionale Cgil Enzo Costa, notoriamente vicino alle posizioni di Zedda. Anche se stavolta i toni appaiono particolarmente pesanti. Costa parla di "arroganza del potere" e di "tradimento dello spirito col quale si è presentato agli elettori" e chiede un passo indietro al primo cittadino sulla nomina del Sovrintendente.

"Caro Signor Sindaco, sulla nomina del Sovrintendente del Teatro Lirico lei è incorso in un grave errore politico che rischia di minare la fiducia accordatagli dai cittadini di Cagliari. Non voglio entrare nel merito della scelta, sulla quale altri devono esprimersi, ma il metodo seguito suscita indignazione, ancor più perché tradisce lo spirito con cui lei si è presentato agli elettori tutti, e agli stessi lavoratori del Lirico.

Sconcerta l'errore iniziale, ma anche la perseveranza con cui lei continua a sostenere una nomina che non rispetta le minime regole di trasparenza. Perché non si tratta solo di interpretare norme e statuti, o di far valere verbali, ma di governare con quel senso di rispetto per la cosa pubblica e per tutti i cittadini su cui le scelte ricadono e ai quali non si può certamente rispondere che "la nomina spetta al sindaco". Punto e basta, archiviate le promesse di condivisione e crescita insieme, alla città e per la città. Da soli però non si va lontano, e l'arroganza del potere, in questi tempi difficili più che mai, non è tollerabile. Il Teatro Lirico, con le sue maestranze e il carico di aspettative e potenzialità della più importante realtà culturale dell'Isola, merita ben altro.

Lei ha dimostrato incapacità di ascolto, prima ancora che di dialogo, svelando la mancanza di sensibilità e valori che ci si aspettava avesse metabolizzato nella sua storia politica. Ora si tratta di fare un passo indietro, ravvedersi, recuperare. Errori se ne possono fare, ammetterli è un fatto di coraggio e intelligenza. Spetta a lei, Primo cittadino, dimostrare senso di responsabilità.
Enzo Costa, segretario generale della Cgil.

E oggi i sindacati del Teatro hanno chiesto al Cda e al sindaco Zedda di adoperarsi "nell'imprescindibile rispetto della legalità, per completare l'iter della manifestazione d'interesse andando ad analizzare ogni singolo curriculum pervenuto, per una corretta valutazione dei candidati