Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Terramaini, acque agitate in piscina

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2008

Interrogazioni e lettere alla Corte dei conti: il Comune sborserà 240 mila euro all'anno

Polemiche sull'affidamento alla Federazione italiana nuoto

La Fin sembra intenzionata ad assumere i lavoratori che ora operano nell'impianto.
Un'interrogazione al sindaco, una lettera alla Corte dei conti: le acque della piscina comunale di Terramaini sono molto agitate. A scatenare le polemiche la convenzione con la quale il Comune ha concesso la piscina di Pirri alla Federazione italiana nuoto. Un accordo, sostiene il centrosinistra, arrivato senza alcun bando di gara. E, per di più, oneroso per le casse comunale dalle quali dovranno uscire ogni anno 240 mila euro di contributo. Sono proprio queste le contestazioni dell'opposizione: assenza di un bando di gara e oneri a carico del Comune per un impianto che, invece, secondo i firmatari della lettera alla Corte dei conti dovrebbe produrre reddito.
L'INTRIGO L'ultimo atto della guerra, si diceva, è la lettera indirizzata al massimo organo di controllo contabile. Una missiva firmata dai capigruppo dei partiti di opposizione ma anche da Paolo Casu, eletto tra i Riformatori ma da tempo passato nel gruppo misto. Scontato l'obiettivo: i consiglieri comunali puntano a una pronuncia della Corte dei Conti. Anche perché, sostengono, non hanno avuto alcuna risposta alle interrogazioni presentate in Consiglio.
GLI ATTI L'ultima di queste chiedeva chiarimenti, oltre che sull'affidamento e sui costi per il Comune, anche sulle modalità della realizzazione della struttura stessa e sui successivi interventi (dallo stanziamento di 800 mila euro per la sistemazione dell'area esterna ai 600 per la realizzazione della piscina scoperta nell'area adiacente). Non soltanto: poneva anche il problema dei cinque lavoratori impiegati nell'impianto; persone che, nel passaggio di consegne, rischierebbero di perdere il proprio posto di lavoro.
LA RISPOSTA Accuse che i diretti interessati rimandano al mittente. «Questa», afferma la superdirigente Ada Lai, «era la soluzione più conveniente e, quindi, interessante per il Comune e per la cittadinanza». Per quanto riguarda l'affidamento diretto, in Municipio si sostiene che la scelta della Fin è stata suggerita da una serie di considerazione. Dal fatto che puntare su una federazione nazionale tanto importante porta alla valorizzazione della città sia dal punto di vista sportivo che da quello turistico. Non solo: le quattro manifestazioni di interesse per la gestione della piscina (Golfo degli Angeli, Michelangelo Pintus, Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee e Acquasport) non davano le stesse garanzie sociali che darebbe invece la Fin.
IL CONTRIBUTO Obbligatorio, secondo il Comune, anche concedere un contributo alla Federazione italiana. Perché, in questo modo, si tiene conto dell'aspetto sociale. E perché si sarebbe corso il rischio di chiudere l'impianto, con costi che sarebbero stati ancora più grandi per le casse comunali. Non solo: quelle manifestazioni di interesse che prospettavano il costo zero per il Comune avrebbero, però, portato a un deciso aumento delle tariffe.
LA SITUAZIONE Una vicenda, evidentemente, molto intricata. Maggiore chiarezza dovrebbe esserci dopo il 31 dicembre, data dopo la quale la Fin prenderà possesso della struttura. «Dal nostro punto di vista», fanno sapere dalla Golfo degli Angeli, la società che attualmente cura amministrativamente la piscina, «potrebbe non cambiare niente. La Fin ha apprezzato il modo in cui stiamo lavorando». I soci della cooperativa potrebbe diventare dipendenti della Fin. E gli utenti? Dovrebbe rimanere invariate le tariffe (2,50 per gli affiliati alle società sportive, 5 euro per il nuoto libero, 50 centesimi per i disabili), eventualmente ritoccate solo in base all'indice Istat. Tariffe che hanno determinato il successo di Terramaini, frequentato mediamente da 450 affiliati alle società e un centinaio di nuotatori liberi.
MARCELLO COCCO

30/10/2008