Rassegna Stampa

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Il sindaco giovane tradito dallo sgambetto della vecchia politica: nella notte dei lunghi coltelli a

Fonte: web Castedduonline.it
16 ottobre 2012

 

16/10/2012 01:03Il "sindaco giovane" tradito dallo sgambetto della vecchia politica. Il ritorno in auge di Felicetto Contu lascia al palo Massimo Zedda nella notte dei lunghi coltelli in via Sant'Alenixedda. Ma a dovere preoccupare di più il primo cittadino sono gli strani silenzi sul Lirico di tutti i suoi alleati in Comune, a cominciare dai compagni di Sel. Per finire con la maggioranza del Pd, da subito contro questa nomina che scotta. Colpisce che a scappare per primo dal cda di ieri notte sia stato Oscar Serci, che sicuramente non è espressione del centrodestra. Zedda è finito dritto dritto nella trappola dell'amara rivincita dei partiti. L'adunata alla rivolta era scattata già nel pomeriggio col comunicato firmato da Ugo Cappellacci e Sergio Milia: sull'onda lunga delle proteste dei lavoratori si è sintonizzato il Governatore, nel tentativo di rimodulare la frequenza dei consensi. Il comunicato partito da viale Trento parlava chiaro: non metteva direttamente in discussione i soldi del prestito salva-Lirico, ma diceva espressamente che senza una guida esperta non si andava da nessuna parte. Zedda però ha sottovalutato anche quella che il Pd chiamava "mancanza di collegialità nelle scelte": il Pd si era espresso con un documento contrario alla nomina della Crivellenti già il primo giorno. Ma per orgoglio il presidente della Fondazione non ha mai pensato a un passo indietro che adesso sarà quasi certamente costretto a fare (e facendolo riuscirebbe in un secondo solo a ricompattare tutto il centrosinistra). E neanche la Crivellenti, di fronte all'ostilità di tutti i sindacati del teatro al gran completo, ha pensato che fosse giusto rinunciare all'incarico. Si è andati avanti muro contro muro. Cosa è successo? Che i quattro verbali spuntati d'incanto nella seduta di ieri sera non sono stati approvati, che quattro membri del cda sono andati via (Gualtiero Cualbu, Felicetto Contu, Maurizio Porcelli e Oscar Serci), e l'auto con a bordo la Crivellenti è rimasta a motore spento nel garage. Massimo Zedda tradito dalla vecchia politica esattamente come accadde a Renato Soru? Chissà. Strano però che sia spuntata anche la richiesta di accesso agli atti da parte di esclusi eccellenti, alcuni molto vicini allo stesso Pd. Strano che chi aveva votato a favore nella prima seduta poi abbia deciso per l'esatto contrario. Smentendo anche i Don Chisciotte che giuravano di un improbabile accordo tra Zedda, Oppi e Cappellacci. Vincono i lavoratori, ma forse perde il teatro: Zedda non può agitare neanche lo spettro del commissariamento, per lasciare la Fondazione dovrebbe dimettersi anche da sindaco. Ora cosa succederà? Zedda incasserà la sua prima grande sconfitta, figlia anche dell'inesperienza, oppure rilancerà sul fronte solitario? Non dimentichiamo dov'era nata questa polemica: da un litigio in pubblico al Ghetto degli Ebrei, tra Zedda e il capogruppo Pd in consiglio regionale, Giampaolo Diana. Lo avevamo scritto per primi: le divisioni nel centrosinistra rischiano di spianare la strada al ritorno del centrodestra. Che ieri notte è arrivato puntuale, con facce note a destra e ombre sinistre: da Felicetto Contu a Gualtiero Cualbu, chiedetevi quali interessi si nascondano dietro questo voto e quali partite siano realmente in gioco. Forse quella del Lirico vale solo tre punti, ma non un intero campionato che si può ancora salvare. Magari soltanto con la carta di riserva della "collegialità". Jacopo Norfo.

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