Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non pagheremo questa crisi»

Fonte: L'Unione Sarda
15 ottobre 2012


Alla manifestazione della Flc Cgil studenti e insegnanti precari: ora vogliamo i fatti

In migliaia al corteo contro i tagli alla scuola pubblica

È iniziato anche in Sardegna l'autunno caldo della scuola. In migliaia tra studenti, professori e simpatizzanti hanno partecipato ieri alla manifestazione regionale promossa dalla Flc Cgil contro i tagli imposti al mondo dell'Istruzione. Un corteo per dire basta anche «all'attacco a Welfare e lavoro pubblico», come è scritto in un volantino del sindacato.
I PROBLEMI Nel corso della manifestazione, partita da piazza Repubblica e proseguita lungo le vie Alghero, Sonnino, XX Settembre, Roma e Trieste, sono stati denunciati tutti i disagi del mondo della scuola, che penalizzano sia studenti che professori: dalle centinaia di milioni di euro sottratti dalla “Spending review” alla controriforma pensionistica che impedisce l'ingresso dei giovani docenti nella scuola, proseguendo con il concorso appena indetto per assumere nuovi insegnanti, definito «un imbroglio mediatico, costoso e demagogico». E poi ancora critiche al dimensionamento scolastico in Sardegna, che secondo la Cgil lascia un centinaio di scuole senza dirigenti.
GLI STUDENTI Al fianco del sindacato tanti studenti provenienti da tutta l'Isola. Duri cori contro il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, e quello della Regione, Ugo Cappellacci. Critiche al passaggio sotto l'Ufficio provinciale scolastico nei confronti del direttore Enrico Tocco, e di fronte al Consiglio regionale i politici sono stati invitati ad affacciarsi alle finestre al grido di «buffoni». Applausi solo per il sindaco Massimo Zedda e il presidente della Provincia Angela Quaquero, le uniche due istituzioni che hanno partecipato al corteo. «Noi nel nostro piccolo e nonostante le difficoltà stiamo facendo la nostra parte», ha detto il primo cittadino. «La scuola, l'istruzione e la formazione sono settori strategici sui quali si investe poco. Con uno sforzo maggiore ci sarebbe una prospettiva di sviluppo per tutto il Paese».
Anche la Quaquero si schiera con i giovani: «La nostra istituzione - afferma - sostiene la protesta degli studenti contro i tagli alla scuola pubblica e per rivendicare il diritto all'Istruzione. Continueremo a essere al loro fianco perché la scuola è il primo e più importante investimento per il loro e il nostro futuro. Come ente che ha competenza primaria sull'edilizia degli istituti superiori - conclude - partecipiamo anche per denunciare l'esiguità delle risorse a disposizione e la totale assenza di investimenti per la sicurezza». Giacomo Dessì, leader dell'Unione degli studenti, parla di 5 mila persone presenti ieri al corteo: «Apprezziamo la solidarietà delle istituzioni - dice - ma ora vorremmo fatti concreti. Se vogliono portare avanti insieme a noi la lotta per la difesa del diritto allo studio siamo pronti a proporre loro delle soluzioni».
A dar manforte a studenti e operatori della scuola sono scesi in piazza con caschi e striscioni anche gli operai dell'Alcoa di Portovesme, che attendono con un filo di speranza che si faccia avanti un acquirente per lo stabilimento. «Siamo solidali con i lavoratori della scuola», ha affermato Pierpaolo Gai, della Fiom-Cgil.
Piercarlo Cicero