Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dai Comuni un'altra stangata

Fonte: L'Unione Sarda
15 ottobre 2012


La Uil: ogni famiglia verserà in media 149 euro in più. I sindaci: «Costretti a farlo»

Gli enti locali sardi aumenteranno le addizionali Irpef
È in arrivo una batosta da 149 euro tra aumenti delle addizionali comunali e regionali. L'allarme è della Uil: «Con i nuovi tagli agli enti territoriali, definiti con la legge di stabilità, per il prossimo anno, Iva a parte, si corre il rischio di neutralizzare i benefici apportati con la riduzione delle aliquote Irpef nazionali, con un ulteriore inasprimento della fiscalità locale».
L'aumento del carico tributario, in Sardegna, corrisponde a tagli pesanti nei trasferimenti. Nei calcoli dell'assessorato regionale del Bilancio, mettendo assieme il decreto Salva Italia, la spending review e la legge di stabilità, le minori entrate per l'Isola ammontano a 376 milioni di euro.
L'INDAGINE Secondo l'Osservatorio sulla fiscalità locale della Uil, già nel 2012 i contribuenti italiani hanno subito un aumento medio di 96 euro (76 per l'Irpef regionale e 20 per quella comunale), e quindi pagheranno ciascuno in media 486 euro, anche se va ricordato che nell'Isola non ci sono stati incrementi dell'Irpef regionale. Sono stati invece 2.140 i Comuni che, in tutto il Paese, hanno aumentato le aliquote dell'Irpef, tra cui 40 città capoluogo (ma molti devono ancora deliberare in merito, visto che c'è tempo fino al 31 ottobre): l'aliquota media dei comuni è passata dallo 0,42 allo 0,49%, con il gettito cresciuto da 3,3 a 3,9 miliardi, mentre quella regionale è dell'1,49%, contro l'1,19% del 2011, per un gettito passato da 8,9 a 11,3 miliardi.
NELL'ISOLA Anche la gran parte degli enti locali sardi ritoccherà le aliquote. «I nostri Comuni riceveranno un taglio pesante sui trasferimenti statali: almeno 30 milioni in meno rispetto all'anno scorso», commenta Cristiano Erriu, presidente regionale dell'Anci. «È chiaro che sarà inevitabile rivedere le addizionali. L'alternativa sarebbe lasciare sporche le strade, rinunciare al trasporto locale o fare a meno dell'energia nelle scuole».
LE PROSPETTIVE Ma una situazione ancora più pesante, a livello nazionale, potrebbe presentarsi il prossimo anno: «Dall'indagine», spiega il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, «risulta come ormai si stia consolidando il dato degli aumenti generalizzati delle aliquote delle imposte locali, dovuti in parte anche ai tagli dei trasferimenti». In particolare, se tutte le Regioni, data l'entità delle riduzioni di risorse, adeguassero le aliquote, l'aumento sarebbe di 120 euro medi per l'Irpef regionale. Mentre per l'Irpef comunale l'aumento sarebbe di 29 euro medi, il che porterebbe il prelievo fiscale cittadino a 171 euro per contribuente. C'è poi un allarme Mezzogiorno: nella top ten del maggiore carico fiscale, ben 7 città su 10 sono al Sud.
Lanfranco Olivieri