Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Operai a spasso e risorse inutilizzate»

Fonte: La Nuova Sardegna
12 ottobre 2012

 
Conferenza stampa di Paolo Casu e degli ex dipendenti dell’area umida non ancora reintegrati al lavoro

MOLENTARGIUS»I PROBLEMI IRRISOLTI




di Stefano Ambu wCAGLIARI Il futuro di Molentargius è nell'accordo quadro di riqualificazione dell'area umida che sarà siglato il 15 ottobre a Villa Devoto. L'altra faccia della medaglia? Il presente e il recente passato. Con dieci lavoratori fuori dalla porta che chiedono l'applicazione della legge regionale approvata a giugno che gli consenta, almeno per sei mesi, di rimettersi all'opera. Come hanno fatto negli anni scorsi. Sulla carta il decollo del sistema umido sembra assicurato ma ancora non si vede o si vede poco. Questo è il quadro, quello relativo a ieri e oggi, disegnato ieri mattina in una conferenza stampa convocata dal consigliere comunale Paolo Casu, Psd'Az, per illustrare una mozione, approvata una settimana fa in assemblea civica, sulle azioni da intraprendere per avviare la svolta nell'area umida tra Cagliari e Quartu. Insieme a Casu c'erano i lavoratori ancora non reinseriti nel parco e il consigliere comunale di Quartu, vice presidente dell'assemblea di via Porcu, Lucio Torru. La richiesta di Casu è chiara ed è rivolta al sindaco di Cagliari Massimo Zedda: «Deve alzare la voce - ha detto il consigliere - il parco ora come ora è simile a una Ferrari ferma, ma stiamo pagando sempre bolli e assicurazione. Zedda deve chiedere che sia applicata la legge regionale numero 12 del 2012 per l'immediato reintegro dei dieci lavoratori rimasti senza rinnovo del contratto». Per la cronaca era quella che conteneva, tra le altre cose, il contestato reintegro delle indennità ai consiglieri regionali. Pronti a tutto, i due consiglieri di Cagliari e Quartu: «Anche ad autoconvocarci - ha detto Casu - alle prossime riunioni del consiglio di amministrazione». Allo stremo i lavoratori rimasti fuori: «Abbiamo occupato per settantanove giorni - ha detto Alessia Atzeni, naturalista e memoria storica del parco pre e post istituzione con legge regionale - ma non siamo stati chiamati. E stiamo parlando di sei mesi. Nel frattempo si sta procedendo ad altre assunzioni e all'acquisto di strumentazioni, compreso un pulmino elettrico costato 20mila euro». La mozione chiede chiarezza anche sul futuro della gestione: «Dal mese di gennaio - si legge - è stata avviata, senza che sia mai stata conclusa, una selezione pubblica per l'individuazione della fondamentale figura del nuovo direttore del parco». E Atzeni rincara la dose: «Con un altro tipo di gestione - ha detto - lo stadio di Is Arenas così come è adesso non sarebbe mai sorto». Ribadendo in qualche modo il concetto già espresso dal Wwf che in un comunicato-appello al sindaco di Quartu Mauro Contini aveva chiesto al municipio di via Porcu di desistere dal progetto stadio proprio per evitare di disturbare l'avifauna, fenicotteri in primis. I problemi sollevati nella mozione : il documento parla di moria, a giugno, dei pulcini dei cavalieri d'Italia dell'incendio, di inizio estate e della gestione idraulica e delle condizioni delle vasche salanti.