MARZABOTTO



CAGLIARI Quest’anno sarà il sindaco del capoluogo Massimo Zedda, a tenere l’orazione ufficiale in occasione del 68° anniversario dell’eccidio di Marzabotto. Domenica nel paese dell’Apennino saranno più di diecimila gli ospiti per quella che oltre a essere una doverosa celebrazione per una strage che ricorda i peggiori orrori dell’occupazione nazista. «È nostro dovere – ribadisce Romano Franchi, sindaco del paese – ricordare chi si è battuto per noi, per la libertà e per la democrazia». La scelta dell’oratore è ricaduta su Zedda «perchè vorremmo – spiega Franchi – che si parlasse anche di lavoro» e la Sardegna, in questo periodo, sta vivendo un periodo particolarmente delicato. un ponte ideale, quindi, tra la terra dell’Alcoa e della Carbosulcis «e il nostro territorio, la valle del reno – ricorda Franchi – è stato molto colpito dalla crisi». Per chi si appresta a celebrare il ricordo di monte sole «non può esistere libertà senza giustizia e una delle ingiustizie peggiori – sottolinea il sindaco – è perdere o non avere lavoro, soprattutto per i giovani». A Marzabotto, tra il 29 settembre e il 5 ottobre le SS del maggiore Walter Reder uccisero 770 persone, 195 solo nella piccola chiesa di Santa Maria Assunta.