Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nubifragio, danni per quaranta milioni

Fonte: La Nuova Sardegna
29 ottobre 2008

MERCOLEDÌ, 29 OTTOBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

di Roberto Paracchini



Primo rendiconto del disastro cittadino Il sindaco: «Niente tassa rifiuti a Pirri»



Caditoie, troppi ritardi Trascurate le indicazioni della relazione tecnica

CAGLIARI. I primi calcoli parlano di quaranta milioni di danni per Cagliari: 19 per Pirri e 20 per Fangario. Poi vi sono tutte le altre situazioni minori, da via Abruzzo in poi, ancora da quantificare. E ieri in consiglio comunale quasi tutti i consiglieri sono intervenuti. Ma i toni, a ridosso di cinque morti, sono stati tutti sommessi anche quelli, nella sostanza, più critici (Ninni Depau, Pd; Massimo Zedda e Giorgio Cugusi, Sinistra democratica). Tutti d’accordo sul fatto che così non si può continuare e che occorrono interventi per «prevenire simili avvenimenti», come precisato dal sindaco Emilio Floris.
Critiche anche da parte della maggioranza: Franco Masia (Forza Italia) ha lamentato la tempistica nelle pulitura delle caditoie. Il primo cittadino, che è intervenuto diverse volte, ha precisato anche la necessità di intervenire con una serie di aiuti diretti e indiretti nei confronti delle migliaia di famiglie coinvolte, soprattutto a Pirri, nell’alluvione. In particolare ha annuncaito il blocco del pagamento della tassa sui rifiuti da parte dei cittadini della frazione. Ed espreso la necessità di una valutazione dei danni subiti prima di chiederne il pagamento alle singole famiglie. Alla fine del dibattito ha sottolineato come il sistema sia dimensionato per precipitazioni di 30-40 millimetri e non di trecento. E affermato che bisogna fare qualcosa per le eccezioni coinvolgendo i maggiori esperti nazionali.
Durante il dibattito Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione Urbanistica e ambiente) ha sottolineato come nel Pai, il piano di assetto idrogeologico, non sia compreso Pirri e questo perchè, dalle carte non risulta che vi siano stati dei fiumi, e proposto un modo per inserirlo. Ma nel corso della discussione Aurelio Lai (Uds, abitante di Pirri) ha ricordato che vi sono strade come via Sarriu che dimostrano «che ruscelli ce n’erano». E chiesto con forza che se si devono consultare tecnici esperti non siamo come quelli che hanno reso nero il Poetto, ma veri ingegneri idraulici e non idraulici.
Nessuno in Consiglio ha affermato che si è trattato di fatti eccezionali e Depau lo ha precisato con date alla mano: il nove ottobre 2002 a Pirri piogge tali da creare innumerevoli danni, l’11 novembre dello stesso anno un nubifragio si abbatte su Cagliari provocando gravi allagamenti anche a Pirri, il 13 novembre 2005 la frazione è nuovamente sommersa dall’acqua, il 25 settembre 2006 la violenza dell’acqua aumenta e Pirri viene duramente colpita in gran parte dell’abitato, infine il 22 ottobre 2008.
Per questo occorre prevenire. Esiste anche un’analisi tecnico economica, redatta nel gennaio di quest’anno dall’università e da tecnici del Comune, che individua una serie di criticità: nonostante l’espansione urbanistica di Baracca Manna non è stato realizzato un importante collettore nonostante vi sia il progetto esecutivo, mentre quelli esistenti sono sotto dimensionati e, dice la relazione, «la fuoriuscita dell’acqua non può ritenersi generata dall’evento, ma dalle criticità della rete», poi è debolissima l’interconnessione tra rete fecale e rete pluviale, sottodimensionate le caditoie stradali ed insufficiente la manutenzione. Infine la relazione denuncia tipologie edilizie basse e seminterrati a rischio idraulico.
Edoardo Tocco (Forza Italia) ha chiesto uno sportello per assistere chi ha avuto dei danni, Gialeto Floris (Italia dei Valori) ha ricordato come sia stata approvata una delibera per l’ampliamento dei volumi interrati, Alessandro Serra (An) denunciato il mancato coordinamento Stato-Regione. Giorgio Cugusi (Sinistra democratica) ha, invece, domandato una pianificazione equilibrata e Andrea Scano (Pd) rammentato che in Comune non esiste un ufficio per l’ambiente adeguato.